L'INAIL ha registrato un ulteriore calo nel 2011 degli infortuni sul lavoro in Italia, con una flessione del 6,4%, ben maggiore dell'1,8% registrato nell'anno precedente: le denunce complessive pervenute all'Istituto sarebbero state in tutto 726mila, 50mila in meno rispetto al 2010. In diminuzione anche le cosiddette "morti bianche", che passano da 973 a 930, e rimangono quindi per due anni consecutivi sotto la soglia dei mille casi.

Nello specifico, la diminuzione degli infortuni ha interessato tutti i rami delle attività economiche: si è registrata una diminuzione del 9,9% nell'industria, del 6,3% nell'agricoltura, del 4,2% nei servizi e del 11% nelle costruzioni, dato influenzato dal calo significativo degli occupati.

Per quanto riguarda i casi mortali, la contrazione maggiore è stata nel settore dei servizi, -8,8%, piuttosto che nell'industria, -2,1%; leggero aumento nell'agricoltura, invece, con tre decessi in più nel 2011 rispetto all'anno precedente.

Entrando nello specifico del territorio, il calo degli infortuni è stato equivalente al nord e al centro (-6%), e maggiore nel mezzogiorno (-8,1%); calo significativo, invece, dei casi mortali nel mezzogiorno (-10,2%), piuttosto che al centro (-2,5%) e al nord (-1,1%).

La diminuzione degli infortuni sul lavoro ha riguardato quasi in ugual misura uomini e donne: forte la differenze nei casi mortali invece, con un calo del 4,4% negli uomini, e un aumento sensibile, del 15,4%, nelle donne, passate dai 78 casi del 2010 ai 90 stimati del 2011.

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