POSTA e RISPOSTA n.284 schiude i battenti a MONI LOZZI (moni.lozzi@gmail.com) che alle h.12:06 del 26 marzo 2012 interviene sull'esclusione di Umberto AMBROSOLI dalla commemorazione del padre Giorgio con il seguente post: "Com'è vero... E' scandaloso che i preposti alle istituzioni si considerino (e diventino!!!) padroni delle stesse, ma ormai anche questa parola ha perso il suo significato, dato che ormai non ci si scandalizza più di niente... Tra l'altro, ho assistito poche settimane fa ad un convegno tenutosi nella mia città, in cui era relatore Umberto Ambrosoli e posso solo dire che per quei "giovanissimi" ai quali era rivolto il "seminario di educazione alla legalità" lombardo è stata sicuramente un'enorme perdita: non capita mai di sentir parlare qualcuno in un modo così semplice, dignitoso e del tutto privo di retorica dell'importanza dell'onestà, della libertà interiore e di quello che un tempo veniva definito come il "potersi guardare allo specchio" nello svolgimento della professione di avvocato. Dopo anni di fatica (per prendere il titolo) mi ha fatto ricordare perché ci tenevo così tanto e perché ne è valsa la pena..." - Clap, clap, clap. Sì, hai proprio ragione, caro Moni: che occasione perduta per quei ragazzini.
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