POSTA e RISPOSTA n.280 tratta di organismi di mediazione e di condotte che lasciano perplessi; state un po' a sentire quel che riferisce CLELIA, nostra lettrice: "Sono Clelia da Terni e mi trovo nelle medesime condizioni. Addirittura se voglio mettere in pratica ciò che ho imparato a mie spese nel corso di mediazione devo cercare il cliente e proporlo all'organismo cui sono iscritta. Gent.mo avv. La ringrazio per il tempo che ha dedicato alla lettura della mia e-mail. A proposito di ciò che le ho scritto con riferimento alla mediazione ci sarebbero tante cose da dire e magari sarei ripetitiva, visto che altri colleghi soffrono la mia stessa esperienza. Intanto le dico che sono laureata in Giurisprudenza ma non abilitata alla professione forense perché impegnata per 35 anni in una attività lavorativa con ruolo manageriale dove non era necessario essere avvocato; ho creduto, invece, nella nuova figura del media-conciliatore ed essendo fuori ormai dagli impegni di lavoro mi sono dedicata volontariamente e con determinazione a questo nuovo istituto. Si sa che, quando s'intraprende un diverso percorso professionale, si va incontro a tante difficoltà provenienti da modi di approccio diversi da quelli cui si è abituati, ma quello che mi lascia perplessa è notare come gli enti di formazione cui sono legati la maggior parte degli organismi non garantiscano ai propri iscritti la continuità dell'attività per la quale hanno venduto la formazione. Siamo al paradosso che se voglio mettere in pratica la preparazione acquisita e "comprata" nelle 56 ore di corso, devo attivarmi a trovare i clienti da presentare all'organismo di cui faccio parte sperando che poi assegnino a me la mediazione. Una cosa è certa: il comune cittadino che potrebbe fruire di questo formidabile strumento nella stragrande maggioranza dei casi non sa di cosa si parla.
E allora mi chiedo: perché gli organismi non si attivano a fare un'opportuna campagna pubblicitaria d'informazione a 360° valida erga omnes anzichè continuare a mettere in evidenza soltanto "la possibilità di diventare mediatore?". Da notizie da me assunte, parlando con alcuni formatori, da quando è stato pubblicato il d.lgs 28/2010 sono stati formati in ambito nazionale più di 100.000 mediatori; e a distanza di due anni dall'entrata in vigore del decreto siamo un esercito di persone che aspettiamo che la mediazione diventi operativa. La saluto cordialmente Clelia". - Sono io che ringrazio Te, carissima Clelia, per averci aperto gli occhi su alcuni aspetti sottovalutati. Continua a scriverci perché il Tuo punto di vista e la Tua esperienza possono essere molto utili ai tanti giovani che si sono buttati a capofitto su questa nuova opportunità lavorativa.
Altri articoli di Paolo Storani | Law In Action | Diritti e Parole | MEDIAevo | Posta e risposta


Scrivi all'Avv. Paolo Storani
(Per la rubrica "Posta e Risposta")
» Lascia un commento in questa pagina
Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
Rubrica Diritti e Parole di Paolo Storani   Diritti e Parole
   Paolo Storani
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: