La pressione fiscale arrivata a livelli intollerabili, il ritardo dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, la difficoltà di accedere al credito sono fattori che creano grande disagio per le piccole imprese. È quanto mette in evidenza il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, richiamando l'attenzione sul triste fenomeno degli imprenditori suicidi che ha messo in luce sempre nuove storie disperate. Ricordiamo tra queste la vicenda del negoziante di Taranto che si è tolto la vita dopo essersi visto negare un prestito di 1000 euro e la storia del falegname di Noventa di Piave che ha deciso di farla finita per questioni economiche. Insomma il disagio cresce e fa le sue vittime.
Secondo Sangalli questo fenomeno dimostra che le piccole imprese stanno attraversando una situazione molto difficile e di grave sofferenza, in particolar modo quelle che vivono di domanda interna, molte delle quali hanno già chiuso. Le loro storie sono la testimonianza drammatica della durezza del lavoro per imprese che non reggono più la crescente pressione fiscale e la carenza di liquidità con la conseguenza che sempre più imprenditori sono spinti a compiere gesti estremi. Va ricordato che il tessuto produttivo italiano è costituito in prevalenza da piccole e medie imprese che oggi sono letteralmente strozzate dalla crisi ed è sempre più difficile ottenere un prestito o aprire una linea di credito. Insomma occorre affrontare quanto prima l'emergenza.

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