Il divorzio breve arriva anche in Italia: la commissione Giustizia della Camera ha infatti concesso il primo via libera alla riforma che permetterà ai coniugi di divorziare in un appena un anno, così come accade in molti altri paesi europei, e in due se ci sono invece figli minorenni. Prima di essere definitivamente approvato, tuttavia, il testo della riforma dovrà essere prima approvato in Aula alla Camera e poi passare al Senato. L'obiettivo dei relatori era non solo quello di ridurre l'attesa dei coniugi per metter fine definitivamente al vincolo matrimoniale, ma anche di ridurre le gravose spese legali necessarie; con la nuova normativa sul divorzio
, inoltre, la comunione dei beni cessa non appena il giudice concede l'autorizzazione ai coniugi a vivere separati. La nuova legge consentirà agli italiani che intendono divorziare in tempi brevi di non dover necessariamente ricorrere ad espedienti come quello del divorzio all'estero per abbattere le attese necessarie nel nostro paese dove, va ricordato, fallisce più di un matrimonio su quattro alcmeno secondo i dati ISTAT. In media sembra che le coppie "scoppiano" dopo 18 anni. Sono stati presentati diversi emendamenti che però non hanno trovato accoglimento come quello di Paola Binetti (UDC) che proponeva di mantenere i tre anni di tempo in caso di figli piccoli. I radicali dal loro canto proponeva invece il divorzio lampo chiedendo di cancellare anche la necessità di attendere l'anno di separazione.

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