Caro Zibaldone, ero in treno Roma-Ancona mentre ho visto sull'iPad le prime, incredibili immagini della regina dei mari che affondava. Ho subito pensato ai traumi di profilo esistenziale per i sopravvissuti. Ai congiunti delle vittime, dei dispersi. Non avere neppure una tomba su cui piangere dev'essere una sensazione atroce. Così, quando, a caldo, mi è giunta la lettera del Geom. Salvatore BALDAROTTA, gli ho dedicato il POSTA e RISPOSTA n.218 del 16 gen '12. Ora, alle h.17:52 del 27 gen '12, il Comandante Paolo FLORIO solleva un problema d'ordine riflesso, parimenti drammatico. Lasciamogli la parola: "Sono un marittimo comandante di navi da diporto. Oltre alle difficoltà nel trovare lavoro date dalla crisi economica, dopo il naufragio della Concordia ed il pessimo comportamento del comandante, ora si aggiungono anche quelle dovute al fatto che gli armatori stranieri NON VOGLIONO PIU' ASSUMERE COMANDANTI ITALIANI!!! A mio avviso questo è un ulteriore danno che andrebbe considerato! Cordiali saluti. Paolo Florio". Hai perfettamente ragione, caro Comandante FLORIO.
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