Mentre il Codacons ha definito "elemosina" il risarcimento danni proposto da Costa Crociere e Astoi ai passeggeri della Costa Concordia, l'Adoc lo definisce come uno "storico accordo" tra il Comitato Naufraghi Concordia, di cui l'Adoc è membro, è la compagnia navale. L'indennizzo, di 11,000 euro più circa 3,000 euro di rimborsi per le spese sostenute, inclusa la quota per la crociera di adulti e bambini, sarebbe quindi abbastanza per l'associazione capitanata dal presidente Carlo Pileri, che definisce il risarcimento come "una vera class action
stragiudiziale, che risarcisce anche il danno biologico per stress e vacanza rovinata in modo congruo". Pileri ha inoltre aggiunto che si tratterebbe di "un accordo democratico", raggiunto, stando alle parole del comunicato stampa riportato dall'associazione,dopo 16 ore ininterrotte di trattative tenendo conto non solo del codice del turismo italiano, ma anche delle normative vigenti in altri paesi, considerando le varie nazionalità da cui provengono coloro che hanno purtroppo preso parte alla tragedia della Concordia. Il risarcimento è valido per tutti, a prescindere da chi ha fatto causa o meno, ed è ottenibile, sia per gli italiani che per gli stranieri, entro una settimana dall'accettazione, senza risvolti legali e lunghi tempi di giudizio. Secondo l'Adoc, l'adesione all'accordo riguarda circa l'85% degli interessati complessivi, ovvero 3,000 passeggeri, di cui 900 italiani, provenienti da 60 nazionalità diverse. Per coloro che hanno subito danni fisici è prevista, invece una trattativa individuale.

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