La Corte di Cassazione, con sentenza n. 944 del 24 gennaio 2012, ha affermato che "il dovere di sicurezza a carico del datore di lavoro a norma dell'art. 2087 cod.civ., assolto con l'adozione di tutte le cautele necessarie ad evitare il verificarsi dell'evento dannoso ed anche con l'adozione di misure relative all'organizzazione del lavoro, tali da evitare che lavoratori inesperti siano coinvolti in lavorazioni pericolose, si atteggia in maniera particolarmente intensa nei confronti dei lavoratori di giovane età e professionalemente inesperti esaltandosi in presenza di apprendisti nei cui confronti la legge pone precisi obblighi di formazione e addestramento, tra i quali primeggia l'educazione alla sicurezza del lavoro.". Nel caso di specie i giudici di legittimità, sottolineando che nessuno dei vari soggetti responsabili della sicurezza (committente, subcommittente e datore di lavoro dell'infotunato) avesse provveduto a fornire una adeguata formazione ed informazione al giovane defunto in relazione allo svolgimento in sicurezza delle sue mansioni e che - secondo quanto accertato dai giudici di appello - era del tutto assente il coordinatore per l'esecuzione dei lavori, precisa che "persino l'accertato rispetto delle norme antinfortunistiche non esonera affatto il datore di lavoro dall'onere di provare di aver adottato tutte le cautele necessarie ad impedire il verificarsi dell'evento, con particolare riguardo all'assetto organizzativo del lavoro specie quanto ai compiti dell'apprendista, alle istruzioni impartitegli, all'informazione e formazione sui rischi nelle lavorazioni".

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