Benvenuta in POSTA e RISPOSTA n°131 alla lettrice M. BERTUCCI, che, alle h.15:53 del 28 set '11, così scrive a Studio Cataldi: "Avvocati carissimi, come leggo condividete come me la passione per i gatti. Il mio gatto rosso, Spillo, fa parte di un cucciolata di sette gattini, che abita alla Facoltà di Lettere di Tor Vergata a Roma. Me ne sono subito innamorata perchè fra tanti mi si è accoccolato in mano e si arrampicato sulla mia maglietta addormentandosi. Bello il mio Spillo che la mattina presto mi chiama con una zampa per farsi accarezzare, che mi fa capire quando ha fame oppure quando vuole tante coccole; è un gattone di 7 Kg. ma tutto muscoli. Lui ha un'altra innamorata, mia figlia Ilaria, loro due sembra che abbiano un feeling che li unisce: lui le lecca le mani e si inebria del suo essere andando a dormire sul suo letto, fra le sue cose ed è curioso dei suoi pizzi e dei suoi gioielli (lei li crea in casa). Quando Lei lavora e traffica con i suoi componenti, lui è lì vigile affinchè le perline non rotolino: a lui nulla sfugge! Abbiamo avuto tre cani, ma il rapporto con il gatto è tutta altra cosa.
Noi lo chiamiano cangatto, perchè quando torniamo a casa ci fa le feste! Mai visto un gatto comportarsi così! Spillo ha cinque anni e spero che rimanga con noi per tanto tempo, ora non potremmo stare senza di lui!" - Grazie per la Tua lettera bella e solare come Spillo, carissima M. BERTUCCI: ad multos annos! TORGIUPPE alle h.10:54 del 25 set '11 mi scrive: "in tutta questa discussione vedo solo stupida e cieca contrapposizione. Sulla terra c'è posto sia per gli uomini che per gli animali. Nella convivenza civile però vanno rispettati i ruoli ed in questa polemica mi pare che i ruoli si stiano confondendo. In questi anni di profonda crisi si continua a spendere fior di quattrini per comprare cibo per cani e gatti ed animali vari quando questi hanno sempre mangiato gli avanzi della tavola, e quest'ultimi si continuano a buttarli nella spazzatura. Poi però se dobbiamo elargire qualche centesimo ad un mendicante l'invochiamo (la crisi). Gli animali vanno rispettati in quanto tali e non umanizzati; altrimenti si finisce per umanizzare gli animali e bestializzare le persone." - Molte grazie, TORGIUPPE, per il Tuo valido contributo sulla tematica predominante. L'Avv. ROBERTO BETTI di Roma alle h.18:25 del 3 ott '11 aggiunge un addendo alla discussione: "Qualcuno vorrebbe spiegarmi perchè il lupo avrebbe 'il diritto' di cibarsi di 'qualche pecora o capra' e queste ultime (con caprioli, mufloni etc.) avrebbero 'il dovere' di essere mangiate senza difesa da parte dell'uomo? Grazie". Carissimo Roberto, è la Natura! Ricordi la favola dello scorpione?
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