Il maxiemendamento su cui il governo ha posto la fiducia che sarà votato in serata prevede una serie di novità sia in relazione al contributo di solidarietà che viene fissato nella misura del 3% per i redditi che superano i 300.000 Euro, sia in relazione all'IVA che viene portata al 21% a partire da quest'anno. Quanto alle pensioni si prevede, per le donne, l'adeguamento tra pubblico e privato, a partire dal 2014. complessivamente il provvedimento sale a 54,2 miliardi nel 2013, anno in cui dovra' essere raggiunto il pareggio di bilancio. Ecco le novità del nuovo maxiemendamento.

PENSIONI 'ROSA': A partire dal 2014 l'età pensionabile delle donne nel settore privato sarà allineato a quelle che lavorano nel settore pubblico. L'allineamento tra l'eta' di pensionamento, si legge nella relazione tecnica, "e' previsto con la medesima gradualita' (per completarsi a partire dal 2026) con seguenti passi di incremento a decorrere dal primo gennaio di ogni anno".

AUMENTO DELL'IVA: immediato l'aumento dell'Iva. L'aliquota passa dal 20 al 21%. L'aumento scatterà sin dall'entrata in vigore della manovra. Si prevede quindi che già per il 2011 questo aumento possa comportare un gettito di 700 milioni di euro.

CONTRIBUTO SOLIDARIETA':
saranno solo i redditi più alti, superiori a 300.000 Euro, a pagare il contributo di solidarietà con un'aliquota pari al 3%. L'imposta resterà in vigore anche dopo il 2013 e fino al raggiungimento del pareggio di bilancio.

CONDONO 2002: Si prevedono azioni coattive di recupero per le somme non riscosse relative al condono tombale
del 2002. Le attività di recupero dovranno essere compiute entro il 31 dicembre prossimo. Ai fini dell'accertamento Iva, per i casi pendenti al 31 dicembre 2011 i termini sono prorogati di un anno. Come già precedentemente annunciato cheinon paga si vedrà applicare una sanzione pari al 50%.

RESTITUZIONE BONUS BEBE': Chi ha ricevuto il cosiddetto bonus bebè in base a quanto previsto dalla finanziaria 2006 senza averne diritto dovrà restituire entro tre mesi le somme percepite. La misura interesserà circa 8000 famiglie che hanno autocertificato in maniera sbagliata il proprio reddito.

CARCERE EVASORI: Marcia indietro sulla stretta contro gli evasori. Il carcere scatterà solo se ricorrono due condizioni: un'imposta evasa superiore a 3 milioni di euro; ammontare dell'imposta evasa superiore al 30% del volume d'affari.

PROVINCE E MICRO- COMUNI: Si salvano le province che però perderanno 50% dei consiglieri. Quanto ai piccoli comuni invece si prevede l'accorpamento di servizi e funzioni. I comuni con meno di 1.000 abitanti, dice la norma, "esercitano obbligatoriamente in forma associata tutte le funzioni amministrative e dei servizi pubblici loro spettanti sulla base della legislazione vigente mediante un'unione di comuni".

LICENZIAMENTI: Restano ferme le misure sui contratti aziendali territoriali che "operano anche in deroga alla disposizioni di legge" e regolamentazioni contenuti nei contratti nazionali di lavoro.

TAGLIO STIPENDI IN PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: Cambiamenti anche sul taglio previsto dalla manovra 2010 per gli stipendi nella pubblica amministrazione che era stato mutato nel contributo di solidarietà. Ora viene ripristinato il taglio del 5% per gli stipendi superiori a 90.000 Euro e del 10% per chi guadagna più di 150.000 Euro. Per i parlamentari il taglio sarà pari al 20% per i redditi che superano i 90.000 Euro e del 40% per quelli che superano i 150.000 Euro.
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