Vacanze 2011 archiviate. Ora è tempo di bilanci. Anche quest'anno il Codacons tira le somma e redige la sua statistica sulla stagione ormai conclusa: circa 11.000 segnalazioni sono giunte sinora, il 15% in meno rispetto all'anno scorso. Le ragioni del calo sono da rintracciarsi nella situazione generale migliore, che non è stata compromessa da eventi critici ed emergenze improvvise - come accadde, ad esempio, nel 2007 all'aeroporto di Fiumicino o, ancora, nel 2009 con la crisi del tour operator Todomondo -, e nella recessione. A causa della congiuntura economica sfavorevole molti italiani hanno scelto di non adare in vacanza e in tanti hanno optato per ferie più ridotte e modeste. In particolare, secondo le stime del Codacons, si registra per la prima volta una diminuzione del numero di vacanzieri che hanno scelto di andare all'estero: -5%. Questo dato potrebbe significare che anche le famiglie con maggiori disponibilità economiche hanno risentito della crisi, e hanno privilegiato destinazioni turistiche più vicine e in Italia.
Il 2011 passerà agli annali come l'annus horribilis dei Trasporti. Il capitolo si colloca al vertice della classifica dei reclami giunti al Codacons, con un incidenza del 27%, dato sicuramente alimentato dai disagi dei treni, in tilt dopo il rogo della stazione Tiburtina. In termini percentuali il dato resta tuttavia stabile rispetto al 2010. Al secondo posto, con il 24%, il capitolo Pacchetto turistico, invariato rispetto allo scorso anno. La voce "modifiche del contratto" (che comprende, ad esempio, il cambio destinazione e l'anticipo partenza) è in calo mentre sale quella della "revisione prezzo", a causa all'adeguamento carburante per il trasporto aereo. Al terzo posto si collocano gli Alberghi mentre migliora il capitolo Bagagli, che scende al 6% rispetto all'8% del 2010, anche in virtù della citata diminuzione dei viaggi all'estero, che ha certamente facilitato la gestione del servizio agli aeroporti italiani. In netta crescita il capitolo Altri problemi: si evidenzia in particolare un incremento delle segnalazioni legate alle finanziarie che concedono prestiti, e a cui sempre più italiani si rivolgono per potersi concedere una vacanza, indebitandosi. Il Codacons invita inoltre coloro che hanno acquistato un pacchetto turistico ed hanno subito un disagio o un danno durante le vacanze, ad esercitare i propri diritti, e a farlo tempestivamente. I tempi infatti sono molto stretti. Nel dettaglio i consumatori devono: • Richiedere il risarcimento dei danni subiti - art. 98 del Codice del Consumo
(D.lgs. n. 206 del 6/09/2005) - inviando all'organizzatore del viaggio una raccomandata a.r. - meglio se fatta redigere direttamente dal Codacons - entro e non oltre 10 giorni lavorativi dal rientro. Non è necessaria la quantificazione del danno subito. • Conservare tutta la documentazione utile (fotografie, scontrini, filmati...) che possa provare e certificare di aver subito un torto. • Conservare il catalogo, quale documentazione attestante il mancato mantenimento delle promesse. • Rivolgersi ad un giudice, chiedendo il risarcimento del danno subito, sia patrimoniale (in termini di rimborso dei costi sostenuti per servizi non resi), sia morale, il cosiddetto "danno da vacanza-rovinata". La Codacons, attraverso il proprio numero verde, è a disposizone dei consumatori per fissare un appuntamento presso le proprie sedi legali, offrendo supporto e consigli utili. Fonte: Codacons Il Codacons ricorda a chi ha acquistato un pacchetto turistico ed ha subito un disagio o un danno durante le vacanze, che deve esercitare immediatamente i propri diritti. I tempi sono molto stretti. In particolare: • i consumatori devono richiedere, ai sensi dell'art. 98 del Codice del Consumo (D.lgs. n. 206 del 6/09/2005), il risarcimento dei danni subiti inviando all'organizzatore del viaggio una raccomandata a.r. entro e non oltre 10 giorni lavorativi dal rientro. Non c'è bisogno di quantificare subito il danno. • Meglio se la raccomandata la fate scrivere direttamente dal Codacons, visto che spesso alle lettere del singolo consumatore i tour operator non rispondono o lo fanno con una lettera standard uguale per tutti in cui si respinge la richiesta di rimborso, in modo da scoraggiare il consumatore nella sua giusta pretesa. • Conservate tutta la documentazione del torto subito (molto utili le fotografie ed i filmini fatti, scontrini per spese varie). • Non buttate il catalogo: vale per dimostrare le promesse non mantenute. • Non rinunciate all'azione legale! E' sempre possibile rivolgersi ad un giudice, chiedendo il risarcimento del danno subito, sia patrimoniale (il rimborso dei costi sostenuti per servizi non resi), sia morale, il cosiddetto "danno da vacanza-rovinata", per non aver potuto godere della tranquillità che sarebbe stato lecito attendersi da una vacanza. • Se non si ottiene soddisfazione o per consigli potete fissare un appuntamento con le nostre sedi legali, telefonando all' 892 007.
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