Il Codacons con riferimento all'aumento IVA fa notare che "Secondo le previsioni di Confcommercio, la debolezza dei consumi a livello pro capite lascia prevedere un rallentamento generalizzato dell'uscita dalla crisi tanto che, a fine 2011, ben 17 regioni su 20 rischiano di registrare un livello di consumi inferiore a quello del 2000". Questi dati, secondo l'associazione dei consumatori sono la dimostrazione che l'aumento dell'Iva è "un atto criminale" perchè "avrebbe effetti devastanti sui consumi gia' bassi e ritarderebbe ulteriormente la ripresa economica". Inaccettabole, secondo il Codacons, tassare con l'aumento dell'Iva "tutte le famiglie italiane, ricche e povere, con 290 euro (e' questa la stangata media che deriverebbe dall'aumento dell'Iva di un punto percentuale), per graziare i politici ed i loro privilegi, eliminando quei pochissimi e gia' blandi interventi sugli sprechi della politica che erano stati inseriti in manovra, conservando, ad esempio, le inutili province". L'associazione ricorda infine che si potrebbe risparmiare notevolmente anche "eliminando del tutto le comunita' montane, abolendo, o almeno tagliando stipendi e poltrone, di tutte le societa' miste costituite da Comuni, Province e Regioni".

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