Il Codacons facendo riferimento alla scelta annunciata dal Ministro dell'economia di inserire il pareggio di bilancio in costituzione afferma che una simile modifica sarebbe irrealizzabile dati i tempi tecnici necessari per le modifiche alla carta fondamentale. Secondo il Codacons inoltre la modifica potrebbe essere controproducente dato che in periodi di crisi vanno adottate politiche keynesiane (espansive dal lato della domanda) per rilanciare l'economia. Secondo la nota associazione dei consumatori "Il problema italiano è che anche nei periodi di vacche grasse, quando sarebbe stato necessario rientrare dal debito, c'era il ciclo elettorale della spesa pubblica. Torniamo, quindi, al problema dei problemi: l'irresponsabilità della classe politica". Per il Codacons ha la modifica della costituzione
sarebbe solo uno specchietto per le allodole mentre sarebbe necessario risanare i conti senza far pagare i soliti noti ma tagliando ad esempio gli sprechi della politica. La proposta di Codacons è molto chiara: "eliminazione delle Province, abolizione delle agenzie e ritorno ai Ministeri, abolizione delle Spa pubbliche e ricostituzione delle aziende di Stato, abolizione di tutte le società miste costituite da Comuni, Province e Regioni o almeno tetto dello stipendio di 50.000 euro lordi per tutti i dirigenti pubblici, i consiglieri di amministrazione delle società miste, i revisori dei conti ed i politici in genere".

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