La rubrica di POSTA e RISPOSTA n°86 rimane incantata ad ammirare la fedeltà al marchio Alfa del Dott. FERDINANDO PAPA; "Sono un vecchio alfista (classe 1933) dagli anni 60 con il GTV 1750 coupè (che era un 1779) e tutti i successivi coupé 2000 sino a quello con aria condizionata che ebbi fino al 1985; ci fu poi la brutta pausa dell'Alfa 90, ma restai fedele e con la 33 tornò il bello, proseguii sino alla 156 ed alla 166 che, benché tentato dalla BRERA, considerata la mia età, ho sostituito con la 159 JTDM 16 V 150 Q-TRONIC "distinctive" che, grazie all'elettronica consente maggiore sicurezza e, con l'impianto NAVIGATORE - TELEFONO - RADIO - CD consente la comodità di raggiungere destinazioni sconosciute anche nelle serate di nebbia e di comunicare telefonicamente, in effetti uso la 159 poco ma utilmente come Presidenza mobile della sezione Veneto orientale de La Casa del Consumatore (ex Giurista d'impresa, sino a General Auditor IRI, pensionato, per non scadere d'esercizio, pratico tale attività come volontariato). In città ed in percorsi difficili e in montagna, con mia moglie, usiamo invece una sua divertente Fiat Panda Cross. Ma l'elettronica con le maggiori comodità può recare e mi ha recato anche maggiori fastidi (proprio al detto impianto delle comunicazioni); dopo la scadenza della garanzia e non rimediabili dalla officina autorizzata ALFA (la stessa che per decenni se la sbrigava da sola e che ha eseguito tutti i tagliandi). Il call center è cortese e correttamente comunica con sms il numero di pratica, le cose però vanno troppo per le lunghe. ORBENE Il codice del consumo
concede, ai privati consumatori un vantaggio che è bene far valere. (MESSA IN MORA in seguito a reclamo entro i termini di cui all'art. 125 Codice del Consumo
, per danno da prodotto difettoso (Titolo II - artt. 114 e seguenti stesso codice). Che il Portale Studio Cataldi ci salvi dalla rottamazione. Dott. Ferdinando Papa, sandona@casadelconsumatoreveneto.it". - Carissimo Ferdinando, il Tuo soave dispaccio è musica per le mie orecchie. Addirittura, contrariamente al mio solito ho lasciato l'indicazione della Tua mail così se qualche altro nostalgico vuol scriverTi, può farlo direttamente. Ti confido i miei ricordi-gusti automobilistici. Giulietta d'antan, 1750 berlina ed Alfetta 2.000 quadrifoglio oro sono le perle del mio cuore rosso Alfa; la prima era la vettura del mio babbo quando nacqui, prima girava con una moto Gilera e poi una Fiat Seicento; la seconda è la macchina cui sono più affezionato: era una 1750 di un colore fucsia-violaceo; la tenemmo un'infinità di anni e mi piange il cuore a non scorgerne più neppure una in circolazione; l'ultima è l'Alfetta 2.000 quadrifoglio oro che ci accompagnò nei viaggi significativi con la famiglia unita e nei primi passi della professione legale; forse, dell'Alfa vera aveva ormai ben poco, di certo non più il rombo; poi, l'Alfa 90 fu un disastro e fortunosamente ce ne tenemmo alla larga anche se ci venne proposta; poi, ceduta l'Alfetta quadrifoglio oro, io acquistai l'Alfa 33 1.3 ed aveva spunto e tenuta; mio padre, la 156, ma purtroppo non ebbe il tempo di goderne; l'Alfa 33 nasceva negli stabilimenti dell'Alfasud di Pomigliano d'Arco ed era divertente e sbarazzina.
Poi passai ad un'ottima Y10 su cui scoprii il valido cambio selectronic ed i rivestimenti in alcantara: all'epoca la vetturetta era già Lancia e non più Autobianchi, pur conservandone il marchio. Ora, nell'età della ragione, non ho più amori e non mi sento cliente di nessun marchio automobilistico: con mia moglie possiediamo una vecchia Renault Scenic versione Kaleido del '99 che non daremmo mai via tant'è confortevole ed amicale, una Lancia Musa deludente in special modo per i contegni post-vendita della Casa Madre e della Concessionaria (nonostante l'acquisto di costosa estensione di garanzia quinquennale, siamo stati costretti a fare gli avvocati di noi stessi e spesso anche la voce grossa: mai accaduto prima; non siamo esigenti, ci basta che la macchina vada sino alla sede ...del processo) ed una Toyota IQ, acquistata mentre la Lancia Musa faceva i capricci, ch'è fantastica. Certo, se entri in una Toyota va a finire che non scendi più: Ti conquista in special modo per il post-vendita. Sono giapponesi. Quindi, onestissimi. Per quel che può valere, mentre ammiro sfrecciare la nuovissima Giulietta nella versione bianca, penso con tristezza che l'Alfa Romeo in realtà non esiste più e non voglio più cercar rogne con auto di fabbricazione italiana. Neppure la Germania mi sta simpatica. Ho tutelato la Mercedes su incarichi dell'avvocato centrale del marchio tedesco ma debbo dire che non mi attrae granché. Un giorno mi chiamò anche il medesimo Collega per propormi quale premio un acquisto irripetibile. Ma su di me il prestigioso simbolo Mercedes non esercita fascino: gusti personali, s'intende. Sono anche entrato in un paio di concessionari Audi trovandoli troppo altezzosi per i miei gusti sempliciotti. Molti miei colleghi mi dicono che l'Audi è di gran lunga superiore, non c'entra manco la polvere. Volevo fare come Madame Curie e provare sulla mia pelle la qualità Audi ma senza impegnare tanto danaro. Cercavo, dunque, un'Audi usata, qualunque modello fosse purché in condizioni non decrepite. Mi sono, invece, sentito trattare come chi non merita grande attenzione. Ma come, non era il parco dell'usato il temibile fardello delle concessionarie e dei salonisti? Premetto che io mi avvicino all'acquisto con semplicità massima perché mi piace rendermi contro di come trattano il potenziale acquirente-mister X-Signor nessuno. Ospitali i concessionari Peugeot, molto attenti alle esigenze del cliente. Ospitale anche la filiale BMW che ho visitato, ma non ho nessunissima intenzione di rovinarmi per quelle vetture che poi, giocoforza, uno che fa il mio lavoro deve lasciare in strada di continuo per l'Italia, in balia del primo massacratore che passa. Sono gelosissimo delle mie vetture per quanto ormai, anche per il chilometraggio rilevante, non valgano quasi niente (la Scenic nulla, la Musa è del 2006, la Toyotina del 2009 e già avanti con la percorrenza). Faccio: "Bella quella BMW nell'angolo del salone, ha una linea filante!" Risposta: "Guardi, il modello che indica Lei costerebbe €70.000, ma quell'esemplare è una versione speciale e quindi costa €75.600". Deglutisco cercando di far l'indifferente ma guadagnando l'uscita come farebbe una pescetta. Per come sono stato educato con quella somma si acquisterebbe un appartamento, magari modestissimo, non un'auto che tra tre mesi varrà la metà. Ed io sono gelosissimo della mia Scenic, ancora sexy anche se è una nonna.
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