Al termine di articolate indagini il Garante per la protezione dei dati personali ha denunciato alla magistratura l'attività illecita di una società i cui rivenditori, dei numerosi punti vendita dislocati nel territorio nazionale, attivavano carte telefoniche all'insaputa dei clienti. Chi entrava in un negozio per acquistare una scheda telefonica rilasciava informazioni sui propri dati personali e tali informazioni venivano poi utilizzate, senza il consenso degli interessati, per attivare altre schede sempre a loro nome. L'accertamento del Garante ha preso il via dalla segnalazione di una persona che era venuta casualmente a conoscenza di essere intestataria a sua insaputa di sei utenze attivate dallo stesso rivenditore. Dalle indagini è emerso che in un breve periodo erano state effettuate circa 800 attivazioni di schede telefoniche nei confronti di 200 utenti. Sembra che la società abbia adottato questa ?strategia? per beneficiare dei ?piani di incentivazione per i rivenditori? che riconoscono un compenso extra per ogni attivazione in più rispetto al plafond programmato.

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