Il fenomeno dei lavori plagiati è destinato a crescere esponenzialmente, come già sta accadendo in Italia da anni, per mezzo della diffusione della rete internet, che è uno strumento di lavoro indispensabile, al fine di reperire informazioni, ma al contempo offre opportunità palesi di copiare il lavoro altrui, con estrema facilità e con grande difficoltà nel verificarne l'autenticità o meno. Il problema è stato richiamato dalla Corte di Cassazione, che con sentenza delle Terza sezione penale ha voluto lanciare l'allarme, a proposito di una tesi di laurea copiata. Il caso scoppia in Sardegna, dove nell'anno accademico 2001-2002, uno studentessa di Medicina e Chirurgia, presso l'Università di Cagliari, aveva presentato una tesi di laurea, che ricalcava in tutto e per tutto quella di un altro laureando di sei anni prima, avendo uguali il titolo, lo svolgimento e la bibliografia. In sostanza, la ragazza aveva fatto un lavoro di semplice copia e incolla. Il caso era poi finito al Tribunale di Cagliari, che aveva annullato il titolo di laurea alla neo-dottoressa, il luglio 2006. La Cassazione, nel confermare la decisione di Cagliari, ha voluto richiamare l'attenzione alla crescente facilità di plagiare il lavoro altrui, grazie alla diffusione di internet.
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