È stato ridotto di 80.000 euro il risarcimento del danno in favore di Danilo Giuffrida, nei cui confronti, era stato avviato l'iter di sospensione della patente dopo le visite mediche di leva a seguito delle quali era risultato omosessuale. Secondo quanto si apprende dalla sentenza della Corte di Appello di Catania, in seguito a tale dichiarazione, veniva esonerato dal servizio e qualche mese dopo, gli veniva notificato, da parte dell'Ufficio della Motorizzazione Civile di Catania, il provvedimento della revisione della patente di guida, per un nuovo esame di idoneità psico-fisica. Tale convocazione era stata predisposta sulla base del fatto che l'Ospedale di Augusta aveva comunicato alla Motorizzazione che Giuffrida non aveva più i requisiti di idoneità psico-fisica per la guida. Tale vicenda si caratterizzava quindi sia come un tipico atto di discriminazione oltre che di una fattispecie di violazione della privacy. A fronte di una richiesta di 500.000 euro di risarcimento per i danni morali subiti, era stato disposto, in primo grado, un risarcimento pari a 100.000 euro. In secondo grado, confermando la sentenza
di condanna ai danni dei Ministeri della Difesa e dei Trasporti, i giudici della Corte di Appello di Catania riducevano il risarcimento, da 100.000 a 20.000 euro. A questo punto l'Avv. Giuseppe Lipera ha presentato ricorso alla Suprema Corte affinchè la sentenza venga cassata con rinvio della causa ad altra Sezione della Corte di Appello di Catania. In attesa del pronunciamente della Cassazione, alleghiamo, la sentenza della Corte di merito di secondo grado e il ricorso per cassazione presentato dall'Avv. Lipera che ringraziamo per averci fornito la documentazion ed autorizzato la pubblicazione.
- La sentenza sul caso Giuffrida
- Ricorso per Cassazione presentato dell'Avv. Giuseppe Lipera

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