È stato rigettata dalla XII sezione del Tribunale civile di Roma la class-action, avviata dal Codacons in favore di tutti i fumatori di sigarette di marchio Bat Italia Spa, colpevole, secondo il giudizio dell'associazione a tutela dei consumatori, di aver aggiunto alle sigarette oltre 200 additivi. Il Codacons, in seguito al rigetto della class-action, ha dichiarato che le motivazioni con le quali il Tribunale di Roma ha ritenuto inammissibile la domanda di azione collettiva sono "assurde" in quanto, secondo i giudici, chi fuma è già consapevole che morirà a causa del fumo, pur non conoscendo le sostanza chimiche presenti nelle sigarette. Inoltre, per quanto riguarda gli additivi inseriti nelle sigarette, il Codacons afferma che la posizione dei giudici sia "folle". Per questo motivo, l'associazione annuncia che ricorrerà in Corte d'Appello per richiedere l'ammissibilità dell'azione collettiva la quale, peraltro, come ricorda il Codacons, si basa su "si basava su uno studio svizzero che ha dimostrato come lo scopo di questi additivi sia proprio quello di aumentare le dipendenza da sigaretta, e su una sentenza
della Cassazione che ha affermato che la produzione e la vendita di tabacchi lavorati integrano un'attività pericolosa poiché i tabacchi, avendo quale unica destinazione il consumo mediante il fumo, contengono in sé, per la loro composizione biochimica e per la valutazione data dall'ordinamento, una potenziale carica di nocività per la salute".
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