Garantire le Pari Opportunità, e non solo promuoverle! E' questo l'obiettivo, ambizioso, del nuovo disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 7 aprile 2011. Il Ddl dovrà essere vagliato dalla Conferenza Unificata, alla quale è stato trasmesso, che dovrà esprimere un parere nel merito. Cosa prevede tale proposta? L'obiettivo primario è assicurare Pari Opportunità nell'accesso agli organi elettivi e nelle amministrazioni pubbliche, rendendo effettivo il contenuto dell'articolo 57 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165. Per raggiungere tale traguardo, il Consiglio dei Ministri ha approvato alcune modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali
. In materia di elezioni del consiglio comunale in centri sia inferiori ai 15 mila abitanti (art. 71) che superiore a tale popolazione (art. 73 medesimo testo), l'elettore può esprimere una o due preferenze: in quest'ultimo caso le preferenze devono riguardare necessariamente due soggetti di sesso differente. Nessuno dei due sessi, quindi, può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati. Altra modifica sostanziale, prevista dal nuovo disegno di legge, è quella all'articolo 6 del medesimo testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, in materia di statuti comunali e provinciali: d'ora in poi dovranno necessariamente stabilire norme per assicurare condizioni di pari opportunità e per garantire la presenza di entrambi i generi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, e degli enti, aziende ed istituzioni sotto il controllo degli stessi. Questa modifica, tuttavia, fa notare lo stesso Consiglio dei Ministri, deve essere interpretata come una disposizione esclusivamente di carattere programmatico.

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