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Data: 24/11/2004
Notizia inserita da: Cristina Matricardi

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Privacy: maggiore cautela nel diffondere notizie inerenti le prime fasi delle indagine

Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter 8/14 novembre 2004) ha stabilito che i nomi delle persone indagate/arrestate possono essere resi noti a condizione che il giornalista valuti, con le opportuni cautele del caso, il giudizio sulle persone indagate (soprattutto nelle prime fasi delle indagini) e la stessa necessit� di divulgazione delle complete generalit� di chi si trovi interessato da una indagine ancora in fase iniziale. L'Autorit� ha infatti osservato che la diffusione dei nomi delle persone indagate, arrestate o sottoposte a giudizio, anche se, in alcuni casi, se sussistono i presupposti del diritto di cronaca e non ci sono motivi di segretezza, � legittima, deve essere valutata anche in ragione delle garanzie riconosciute all'idagato e all'imputato e ci� in quanto la diffusione potrebbe mettere a serio rischio la stessa riservatezza di minori coinvolti nell'indagine giudiziaria. Infine, nel comunicato il garante ha richiamato l'attenzione dei giornalisti e delle forze di polizia che, nell'esercizio delle rispettive attivit�, debbono necessariamente adottare ogni opportuna cautela nella diffusione di nomi e di foto di protagonisti in casi per i quali i reati sono ancora in via di accertamento preliminare e che, per giunta, vedono coinvolti minori in fatti delicati che attengono al pudore e alla vita sessuale.


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