Cassazione: scommesse clandestine? Sono sempre reato
Le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione (Sent. 23272/2004) hanno stabilito che � reato organizzare, accettare, raccogliere, prenotare scommesse clandestine in Italia, di qualsiasi genere, anche se solo per via telefonica o telematica e su incarico di un bookmaker straniero.
I Giudici della Corte hanno affermato il principio secondo il quale "la normativa italiana in materia di gestione delle scommesse e dei concorsi propostici, anche se caratterizzata da innegabile espansione dell'offerta, persegue finalit� di controllo per motivi di ordine pubblico che, come tali, possono giustificare le restrizioni che essa pone ai principi comunitari della libert� di stabilimento e della libera prestazione dei servizi".