Il Garante per il trattamento dei dati personali, con la newsletter dello scorso 30 novembre, ha ribadito il proprio orientamento sull'operativit� delle centrali rischi private. Ha infatti riconosciuto illecita la condotta della centrale che conserva nel proprio archivio, consultabile da un ampio numero di istituti e banche che erogano credito al consumo, il nominativo di una persona che ha restituito da pi� di un anno un prestito, senza perdite per la societ�. Pi� precisamente, secondo il Garante non � sufficiente sospendere temporaneamente la visibilit� dei dati personali, ma � necessario cancellarli del tutto.