Il decreto antifrodi mira ad evitare comportamenti fraudolenti in relazione all'utilizzo del Superbonus 110% e dei bonus casa

Decreto legge antifrodi: cosa prevede

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Il 10 novembre 2021 il Governo ha approvato un decreto legge contenente "Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche" pubblicato il giorno seguente sulla Gazzetta Ufficiale n. 269 (sotto allegato).

Il decreto, composto da soli 5 articoli, si pone l'obiettivo di contrastare le frodi relative alle detrazioni e alle agevolazioni fiscali previste in ambito edilizio e a estendere il visto di conformità andando a modificare gli articoli 121 e 122 bis del Dlgs n. 34/2020. Potenziata anche l'attività di accertamento e recupero da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Il decreto arriva dopo numerose segnalazioni effettuate dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate relative alla concessione di bonus edilizi inesistenti per un valore di 800 milioni di euro.

Mario Draghi vuole evitare che attorno ai bonus edilizi aleggi il sospetto, perché le frodi fanno perdere fiducia e vanno contrastate.

Listini di riferimento

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Il decreto prevede, al fine di evitare l'aumento delle fatture da parte delle imprese, dei listini di riferimento con fasce di prezzo fisse, che dovranno essere rispettate per ogni tipo di intervento e per le varie tipologie di edifici.

Per i profili di rischio sospensione per 30 giorni

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Il decreto antifrode prevede che, in relazione a chi beneficia dei bonus per la casa che ammettono come opzione la cessione del credito, in presenza di profili di rischio, l'Agenzia delle Entrate ha la facoltà sospendere fino a 30 giorni l'utilizzo della cessione del credito. Questo periodo di sospensione è previsto per dare la possibilità alla stessa di effettuare i dovuti accertamenti e approfondimenti.

Al termine dei 30 giorni, se l'Agenzia non rileva ostacoli il beneficiario può utilizzare l'opzione della cessione, in caso contrario, l'Agenzia avvierà la procedura sanzionatoria nei confronti del responsabile.

Per quanto riguarda i profili di rischio l'Agenzia dovrà prestare attenzione

  • ai dati che i soggetti hanno inserito nelle comunicazioni inviate, che devono risultare corretti e coerenti;
  • ai dati che si riferiscono al credito da cedere;
  • a tutti coloro che sono coinvolti nella cessione del credito e al loro operato, procedendo a controlli presso l'Anagrafe tributaria e l'Amministrazione finanziaria;
  • alla presenza di eventuali e precedenti cessioni di crediti effettuate dai soggetti.

Estensione del visto di conformità

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Il visto di conformità viene esteso anche a tutti quegli interventi diversi da quelli che danno diritto alla detrazione del 110, contemplati dal comma 2 dell'art. 121 del Dl n. 34/2020. Il visto è previsto anche quando si opta per la cessione del credito/sconto in fattura.

Il visto di conformità inoltre è richiesto anche quando il Superbonus 110% viene utilizzato dal contribuente per portarlo in detrazione dalla propria dichiarazione dei redditi.

Visto che deve essere rilasciato dai professionisti che vengono incaricati a trasmettere le pratiche, ovvero commercialisti, consulenti del lavoro, ragionieri e periti commerciali e anche dai responsabili dell'assistenza fiscale dei Caf, che devono vigilare sulle attività dei professionisti.

Scarica pdf Decreto antifrode n.157-2021

Foto: 123rf.com
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