Grazie ai dati raccolti del Centro de Información Textil y de la Confección è emerso che negli ultimi anni il settore dell'abbigliamento e tessile ha raggiunto gli 8.800 milioni di euro. In questo modo, si è potuto registrare un vero e proprio incremento positivo pari al 7,1% rispetto al 2009 nel settore tessile, mentre che per quanto riguarda quello dell'abbigliamento notiamo una contrazione del 10%. Stando alle stime raccolte per il 2011, invece, notiamo un andamento negativo nel settore moda sia per quanto riguarda il tessile che per quanto riguarda quello dell'abbigliamento; il settore del cuoio e quello delle scarpe hanno visto un incremento dell'attività.

Con i dati messi a disposizione dell'ACOTEX, invece, veidamo che si sia verificato un calo delle vendite durante il 2011 con una percentuale pari al 2,6%, rispetto l'anno precedente. Questa si contraddistingue, dunque, come la flessione numero cinque all'interno del mercato spagnolo. Ma non è tutto poiché anche il fatturato dei negozi di abbigliamento ha visto un vero e proprio calo: si è passati dai 22.083 milioni di euro del 2007 ai 16.921 milioni, somma che è andata a segnare un decremento pari al 23,4%. Questa situazione, peraltro, porta così alla riduzione dei margini di guadagno dei commercianti che si trovano così costretti a fare più volte promozioni e saldi per il pubblico.

In merito ai canali di distribuzione si nota come le catene specializzate per l'appunto in questo settore, durante il primo semestre del 2011, hanno fatto segnare un +6,5% rispetto al 2010, mentre che la quota di mercato segna un 37,3% sul totale delle vendite effettuate nel settore in questione. Va sottolineato, comunque, che durante quest'anno hanno assunto un ruolo sempre più importante gli outlet che segnano il 13% del fatturato del settore, che ben 10 anni prima facevano segnare solo lo 0,9% del totale. Ad ogni modo, in questi ultimi anni di crisi i cittadini spagnoli si sono molto responsabilizzati e quindi hanno puntato la loro attenzione nei confronti dei canali outlet ma pure le vendite online.

Ma quali sono i principali fornitori di abbigliamento in terra iberica? Stando alla classifica in questione vediamo la Cina con il 2316 milioni di euro, mentre che poi seguono la Turchia, il Portogallo ed il Marocco. Va peraltro sottolineato anche l'export portoghese con il +45% e quello della Turchia con un +14,4%. Il nostro paese, invece, si piazza al quinto posto nella classifica dei fornitori con valori che rimangono pari a quelli del 2010 con 827 miliardi di euro. Ad ogni modo, con questi dati è impossibile non sottolineare che il cliente spagnolo, per via della crisi, fa sempre più riferimento ad un prodotto di qualità inferiore come quelli proposti da Marocco, Cina e Turchia. 

Quest'aspetto permette, dunque, all'Italia di proporre materia di prima qualità e quindi deve puntare sul vero e proprio Made in Italy di alta fascia, sfruttando le capacità sartoriali uniche e, perché no, anticipando anche i trend.

 

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