Dal Viminale la circolare per un uso consapevole dei botti. Molti comuni vietano Non mancano gli appelli di della Lav e di altre associazioni animaliste per la sensibilizzazione contro petardi e mortaretti

di Gabriella Lax - La lotta contro i botti di Capodanno è ricominciata. Non solo perché petardi, mortaretti e company sono pericolosissimi per gli uomini, ma perché altrettanto pericolosi possono essere per gli animali, domestici e non. Così tanti sindaci hanno vietato botti e fuochi d'artificio, con sanzioni per chi viola le disposizioni fino a 500 euro. Dal Viminale arriva la circolare per l'uso consapevole e gli animalisti lanciano appelli invitando alla sensibilizzazione.

La circolare del Viminale per un uso consapevole dei botti

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Lo scorso anno i botti di Capodanno hanno fatto 212 feriti, per 36 dei quali è stato necessario il ricovero. Per non parlare poi delle sostanze nocive che restano nell'aria dopo lo scoppio di fuochi: piombo, cromo, stronzio, potassio, magnesio, bario, alluminio, titanio, rame, zolfo e manganese. La sensibilizzazione quest'anno parte dal Viminale che ha inviato ai prefetti una circolare per fronteggiare i rischi connessi all'uso dei botti e sollecitare i sindaci a svolgere «a livello locale, attraverso i più efficaci mezzi di comunicazione, ogni opera di sensibilizzazione per un uso consapevole degli articoli pirotecnici» durante le festività, in particolare, in occasione del Capodanno.

Lo stesso ministro dell'Interno, Salvini, ha precisato: «Non roviniamoci i momenti di festa. Soprattutto in vista di Capodanno, raccomandiamo attenzione e senso di responsabilità. Per tutelare l'incolumità delle persone e degli amici animali, confido ci sia un utilizzo intelligente di petardi e fuochi d'artificio in genere».

Tornando alla circolare ministeriale, il documento invita i cittadini a non utilizzare o a limitare al massimo l'utilizzo dei botti, «privilegiando, viceversa, l'impiego di prodotti meno invasivi e pericolosi, quali quelli, ad esempio, che valorizzano i giochi di luce e che producono effetti scenici gradevoli e meno dirompenti». Sempre dal Viminale si fa appello ad un «uso consapevole degli stessi che presupponga l'adozione di tutte le cautele gli accorgimenti necessari a prevenire rischi per la propria e l'altrui incolumità».

Da evitare dunque le esplosioni «nei luoghi di aggregazione o comunque in tutti quelli affollati nelle aree a rischio di propagazione degli incendi nei pressi di ospedali scuole luoghi di culto o comunque nelle vicinanze di monumenti e edifici o aree di valenza storica, archeologica, architettonica, naturalistica o ambientale. Massima attenzione - si chiede ancora nella circolare - dovrà essere rivolta alla presenza di bambini o di altri soggetti deboli che dovranno essere tenuti sempre a debita distanza da chi fa uso dei fuochi è in condizioni di sicurezza».

Lav, vietare i botti per tutelare anche gli animali

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E tra i soggetti più esposti ci sono anche gli amici a quattro zampe, ma non solo, anche gli animali selvatici che vivono in prossimità dei centri urbani. E' la Lav, in una nota ufficiale, ad invitare i sindaci ad «Emanare un provvedimento che vieti l'utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale. Se, infatti, alcuni Comuni hanno vietato petardi e fuochi d'artificio, sono ancora tanti quelli che ancora non hanno fatto nulla per salvaguardare animali domestici e selvatici. Vietare i botti è un gesto di civiltà e di responsabilità, per questo motivo chiediamo, inoltre, a Governo e Parlamento una legge nazionale di divieto». Ed ancora «I fuochi d'artificio - chiarisce Barbara Molinario, presidente di Road to green 2020 - rappresentano una minaccia per l'ambiente e per gli animali, che spesso rimangono feriti o traumatizzati da questi scoppi fragorosi e improvvisi, con conseguenze anche gravi che possono addirittura portare al decesso del povero animale».

Secondo le stime del Wwf, in Italia sono almeno 5.000 gli animali che ogni anno perdono la vita a causa dei festeggiamenti per il nuovo anno, nella maggior parte dei casi si tratta di animali selvatici, soprattutto uccelli. Ma non solo morti, forti traumi e stress interessano principalmente gatti e soprattutto cani. Inoltre, avendo gli animali un udito molto più sviluppato rispetto agli umani, i forti scoppi «li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate, come buttarsi nel vuoto, divincolarsi spaventati, scavalcare recinzioni e fuggire in strada, mettendo seriamente a repentaglio la loro incolumità e quella degli altri».

Fuochi d'artificio e botti: ecco divieti e multe

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Intanto, sono molti i comuni dove i sindaci hanno confermato le ordinanze di divieto all'utilizzo di fuochi d'artificio, mortaretti, petardi e qualsiasi altro dispositivo incendiario per San Silvestro. Da Trieste a Reggio Calabria, passando per Livorno, Bologna, Pescara, e Ancona. E ancora, Chieti, Torino, Modena, Roma, Sassari, Cortina, Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Cuneo, Alba e tanti altri. I provvedimenti variano da amministrazione ad amministrazione, così come le multe (da un importo di 25 a un importo di 500 euro) e gli archi temporali in cui i divieti vanno applicati (anche se la maggiorate dalle 12 di lunedì 31 alle 24 dell'1 gennaio 2019). In alcuni comuni, soprattutto dove si terranno i Capodanni in piazza è vietato altresì introdurre e consumare bevande in bottiglie di vetro o lattine. E viene anche sancito l'obbligo di sgombrare i materiali accumulati dai titolari degli esercizi commerciali e dai promotori di manifestazioni (con sanzioni variabili anche in tal caso da 25 euro a 500 euro).


Foto: 123rf.com
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