Molti sono i casi di responsabilità medica dell'infermiere derivanti da un'inesatta esecuzione del triage. Ecco in cosa consiste tale procedura

di Valeria Zeppilli - Il sistema del triage rappresenta un tassello fondamentale nel processo di gestione dei pazienti che arrivano in pronto soccorso che, se non correttamente funzionante, può comportare responsabilità anche gravi in capo all'infermiere addetto. Per questo motivo, lo stesso deve essere disciplinato in maniera adeguata.

Cos'è il triage

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Nelle linee guida sul triage intra ospedaliero emanate dal Ministero della salute di intesa con i presidenti delle Regioni e pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 7 dicembre 2001, il triage viene definito come "lo strumento organizzativo in grado di selezionare e classificare gli utenti che si rivolgono al Pronto Soccorso in base al grado di urgenza ed alle loro condizioni". Nella pratica, si tratta di una prima visita, sommaria, in cui al paziente viene assegnato un preciso codice, corrispondente alla gravità del suo stato. In genere si fa ricorso a diversi colori, anche se non si tratta di una regola inderogabile: dal 1° gennaio 2019, ad esempio, nel Lazio saranno in vigore i numeri in luogo delle colorazioni.

Il triage deve essere garantito in maniera continuativa presso tutte le strutture sanitarie che hanno più di 25mila accessi l'anno.

L'infermiere triagista

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Per l'importanza che tale strumento riveste nella cura del paziente, al triage deve essere assegnato un infermiere dotato di specifiche competenze, promosse attraverso un programma formativo specifico.

I requisiti minimi che deve possedere l'infermiere triagista sono le seguenti:

  • diploma di laurea in scienze infermieristiche o titolo equipollente,
  • esperienza lavorativa in pronto soccorso di minimo sei mesi,
  • specifica formazione clinica, relazionale e sulla metodologia del triage.

Se, poi, la struttura conta più di 25mila accessi l'anno, l'infermiere addetto al triage deve dedicarsi in maniera esclusiva a tale funzione; nelle strutture più piccole, invece, il triage può essere comunque previsto ma il soggetto incaricato di gestirlo può svolgere anche altre funzioni all'interno del pronto soccorso.

Triage e responsabilità medica

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Come detto in incipit, una corretta gestione del triage è fondamentale per evitare l'insorgere di colpa medica. Spesso è accaduto, infatti, che un'inadeguata, o addirittura omessa, classificazione dei pazienti ha comportato responsabilità in capo al sanitario, con conseguenze anche gravissime.

Ad esempio, con la sentenza

numero 18100/2017, la Corte di cassazione ha sancito che l'infermiere che viola sia le linee guida del triage sia le regole di comune diligenza e perizia che sono richieste a chi opera in pronto soccorso e non assegna correttamente il codice di priorità risponde del reato di omicidio colposo per il successivo decesso del paziente, conseguente all'omessa tempestiva esecuzione di un esame diagnostico che, altrimenti, sarebbe stato eseguito.

Dello stesso reato, come decretato dalla Cassazione penale nella sentenza numero 40036/2016, risponde anche il medico del 118 che, contattato telefonicamente dalla madre di un ragazzo in preda a una crisi epilettica grave, abbia violato i protocolli di settore e non abbia proceduto al triage telefonico per sincerarsi dell'urgenza dell'intervento. L'omicidio colposo, più in particolare, si configura se i mezzi di soccorso sono stati inviati in ritardo e, a causa di ciò, il paziente è deceduto.

Sempre la giurisprudenza (Cass. n. 39838/2016) ha precisato anche che la procedura di triage ospedaliero è di competenza infermieristica e che di essa non risponde quindi il medico di pronto soccorso. Nell'ambito dell'obbligo di garanzia gravante su quest'ultimo rientrano, piuttosto, l'esecuzione di alcuni accertamenti clinici, la decisione circa le cure da prestare al paziente e l'individuazione delle prestazioni specialistiche che si rendano necessarie.

Leggi anche:

- Responsabilità medica: reato di omicidio per il sanitario che sbaglia il triage

- Responsabilità medica: omicidio colposo per l'infermiere che sbaglia il triage

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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