Dal 10 ottobre, il nuovo codice per i giornalisti emanato dalla Camera vieta, tra l'altro, qualsiasi ripresa per i deputati fannulloni

di Gabriella Lax - Nessuna "tirata d'orecchie" per i parlamentari sorpresi a schiacciare un sonnellino o a giocherellare. Anzi, in loro soccorso, arriva il nuovo codice di autoregolamentezione che, come riportato da "Il Fatto quotidiano", sarà in vigore dal prossimo 10 ottobre. Da questa data, giornalisti ed operatori potranno accedere alla tribuna stampa solo dopo la firma, e la conseguente accettazione, del nuovo codice.
Tante le prescrizioni al limite del diritto di cronaca.
Tenere "un contegno improntato al massimo rispetto dell'istituzione parlamentare" è la regola base, alla quale si aggiungono il rispetto "in silenzio" dei lavori dell'assemblea e la richiesta di astenersi da ogni segno di approvazione o disapprovazione nel corso delle discussioni. Vietato diffondere fotografie e riprese "non essenziali per l'esercizio del diritto di cronaca relativo all'attualità e allo svolgimento dei lavori in aula". 

Addio dunque alla pubblicazione di immagini di deputati che riposano o che giocano con tablet o telefonini. Per il nuovo codice infatti si tratterebbe di informazioni che non riguardano i lavori parlamentari. Da qui l'obbligo di "interrompere immediatamente le riprese a ogni sospensione di seduta" per evitare che baci, abbracci e saluti siano parte delle registrazioni, come anche la ressa verso l'uscita. A questo si aggiunga il divieto di diffusione di "fotografie e riprese visive atte a rilevare comunicazioni telefoniche". Tempi duri per i gli operatori considerato che le telefonate rappresentano parte rilevante ed irrinunciabile dell'attività nelle aule del Parlamento con deputati e sanatori che discutono animatamente pur avendo cura di coprirsi la bocca per non farsi sentire e non far leggere il labiale. Ancora il nuovo codice prevede il divieto dell'utilizzo di tecniche di rielaborazione di riprese "che comportino un danno alla dignità dei deputati e membri del governo presenti in aula e al diritto alla riservatezza". Quali le sanzioni in caso di violazione? "In caso di inosservanza delle disposizioni il Collegio dei deputati Questori potrà disporre nei confronti di chi viola le regole il divieto temporaneo di accesso alle tribune". 

Ciò significa che non si potrà più sapere se gli onorevoli, durante i lavori parlamentari che interessano il Paese, giocano a campo minato o chattano su Whatsapp, o magari schiacciano un pisolino. Chi pubblicherà queste foto o video fuori luogo sarà bandito dai palazzi. 


Foto: 123rf.com
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