Magistrati e cittadini contro l'abolizione dei tribunali per i minorenni prevista dalla riforma del processo civile

di Marina Crisafi - "Fermiamo l'abolizione dei tribunali per i minorenni". È questa la petizione lanciata su Change.org che ha raccolto in pochissime ore oltre 600 firme tra cittadini, magistrati e avvocati contrari alla chiusura dei tribunali minorili prevista dalla riforma del processo civile approvata dalla Camera e in discussione al Senato.

L'iniziativa, lanciata da Paolo Tartaglione del Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza), si rivolge proprio ai senatori della commissione giustizia affinché si proceda allo stralcio degli articoli riguardanti la disciplina sui minori "per riportarla a una discussione più accurata e meno frettolosa".

Nello specifico, il riferimento è all'approvazione dell'emendamento della deputata Pd Donatella Ferranti in commissione giustizia che porterà, si legge nella petizione, ad una "abolizione tout court del Tribunale per i Minorenni, a favore di non meglio specificate sezioni specializzate".

Una riforma che, sostengono i firmatari, "è destinata a riportarci indietro di 50 anni" riducendo "drasticamente la specializzazione dei magistrati che si occupano di minori, portando nella maggior parte d'Italia a una situazione nella quale si occuperanno di questioni delicatissime (penale minorile, abuso sessuale in infanzia, separazioni ad alta conflittualità, maltrattamenti ai bambini) magistrati che non hanno specializzazione sui temi dei minorenni, e che si devono occupare di questa materia al pari di incidenti stradali, marchi, fallimenti".

Per questo la petizione invita ad una presa di posizione di tutti i cittadini per evitare l'abolizione dei tribunali minorili che rappresenterebbe "una ferita al nostro Paese, che lo riporta indietro di decenni sulla cultura della tutela dei bambini e degli adolescenti".


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