Lavoro con partita Iva, part-time, collaborazioni, stage

PARTITA IVA – Se fino a oggi la partita Iva è stata espressione solo del lavoro autonomo dei liberi professioni, va detto che con la nuova riforma del lavoro le cose cambiano notevolmente. Infatti, al fine di disincentivare l'uso di quelle fittizie, la riforma prevede che la partita Iva sia trasformata in collaborazione subordinata qualora si dimostri che il rapporto di lavoro in un anno superi i 6 mesi, valga oltre il 75% dei ricavi del lavoratore e il lavoratore abbia una postazione presso il committente. Le nuove disposizioni si applicano solo ai rapporti instaurati successivamente all’entrata in vigore della riforma, mentre per quelli in corso le disposizioni si applicheranno una volta trascorso un anno dalla data di entrata in vigore della legge.


PART-TIME, COLLABORAZIONI, STAGE - La riforma prevede l'obbligo di comunicazione amministrativa del part-time per ogni variazione di orario al fine di limitarne gli abusi. I contratti a progetto avranno uno stipendio base commisurato ai contratti collettivi. In questo caso aumentano anche i contributi, infatti, chi avrà lavorato come cocopro per almeno sei mesi su 12, riceverà un sussidio di disoccupazione una tantum pari a 6 mila €, mentre l'aliquota crescerà dell'1% ogni anno, fino a raggiungere il 33%. Spariscono, invece, gli stage non retribuiti e spicca tra le novità, un ben accetto accordo tra Governo e Regioni per corrispondere un'appropriata indennità agli stagisti, fino a questo momento "sfruttati".