Addio al green pass dal 1° maggio 2022, obbligo vaccinale solo per sanitari e RSA e mascherine fino al 15 giugno solo in certi luoghi. Tutte le novità del decreto riaperture, la cui legge di conversione è in vigore dal 24 maggio

Decreto riaperture: legge in vigore dal 24 maggio

La legge n. 52/2022 (sotto allegata) di conversione del decreto riaperture n. 24/2022, dopo il via libera definitivo dal Senato, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 23 maggio per entrare in vigore il giorno successivo.

Il provvedimento contiene le misure di allentamento che seguono alla fine dello stato di emergenza del 31 marzo 2022.

Rispetto al testo originario, in fase di conversione, sono state introdotte alcune modifiche soprattutto in materia di smart working e mascherine.

Il testo prevede anche che fino al 31 dicembre 2022 la protezione civile potrà emettere ordinanze urgenti qualora si rendesse necessario adottare misure di contrasto all'evoluzione della pandemia.

Prevista inoltre l'istituzione di una Unità per il completamento della campagna vaccinale, che resterà operativa fino al 31 dicembre 2022 e in cui confluirà una parte del personale del Commissario Straordinario e del Ministero della Salute.

Le principali novità del decreto riaperture

Ecco le principali novità del decreto riaperture:

Quarantena solo per i positivi

Superate le quarantene per contatto. Resta in quarantena solo chi è positivo, in questo però sarà necessario fare il tampone almeno dopo 7 giorni, che salgono a 10 se chi ha contratto il Covid non è vaccinato. I contatti stretti del soggetto che ha contratto il virus sono tenuti all'auto-sorveglianza, possono recarsi al lavoro, ma devono indossare la mascherina FFp2.

Dal 1° aprile, a scuola, sono tutti in presenza, se però i contagi in classe sono più di 4 allora tutti devono indossare la FFp2. Resta a casa in DAD solo chi si è contagiato.

Obbligo vaccinale limitato fino al 15 giugno

Fino al 15 giugno 2022 restano soggetti all'obbligo della vaccinazione gli insegnanti, il personale della scuola e le forze dell'ordine. Stesso obbligo per gli over 50. Chi si reca al lavoro senza vaccino non subirà più le conseguenze previste della sospensione dal lavoro e della retribuzione, ma sarà soggetto solo a una sanzione di 100 euro una tantum.

Solo il personale sanitario e delle RSA sarà obbligato a fare il vaccino fino al 31 dicembre 2022. In questo caso il vaccino resta quindi condizione per lo svolgimento dell'attività lavorativa.

Mascherine obbligatorie fino al 15 giugno

Mascherine FFp2 obbligatorie fino al 15 giugno sui mezzi di trasporto pubblico a lunga percorrenza (treni, aerei, traghetti, ecc...) e nei luoghi al chiuso in cui si svolgono spettacoli dal vivo o eventi sportivi. FFp2 obbligatoria anche per cinema, teatri, sale concerto e palazzetti dello sport.

Dispositivi di protezione obbligatori anche per i lavoratori e i visitatori di strutture sanitarie e dei centri di ricovero destinati alla lungo-degenza. Nelle scuole fino alla fine dell'anno scolastico i bambini, a partire dai sei anni in poi, devono indossare la chirurgica.

Sono esonerati dalla mascherina i bambini di età inferiore ai sei anni, coloro che soffrono di patologie che rendono incompatibile l'uso della mascherina, gli sportivi e chi deve comunicare con i soggetti disabili.

Superamento del Green pass dal 1° maggio

Dal 1° maggio il Green pass non è più obbligatorio. Chi entra quindi in un bar, in un ristorante può farlo tranquillamente senza dover esibire il certificato verde. Il Green pass resta infatti in vigore fino al 31 dicembre 2022 solo per chi si reca in visita in un ospedale o in una Rsa.

Fino al 31 maggio 2022, in virtù di un'ordinanza del Ministero della Salute, restano invece in vigore le regole e i controlli previsti per chi arriva in Italia o rientra dall'estero. In questo caso è sufficiente fare il tampone o essere in possesso del Green pass base.

Smart working fino al 30 giugno 2022

I lavoratori fragili del settore pubblico e privato, così come i genitori di figli fragili, fino al 30 giugno 2022, hanno diritto allo smart working.

I datori di lavoro possono ricorrere al lavoro agile sempre fino al 30 giugno, ma in forma semplificata, ossia a prescindere dagli accordi che sono richiesti dalla normativa vigente in materia.

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Foto: 123rf.com
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