Il neoministro all'istruzione Lucia Azzolina conferma: via le buste e torna il tema di storia. Ecco l'esame di maturità 2020

di Gabriella Lax - Torna il tema di storia e si dice addio alle buste. Era questo il contenuto della riforma dell'esame di maturità del 2020, pensato dall'ex ministro all'istruzione Lorenzo Fioramonti. La domanda è: il neo ministro Lucia Azzolina confermerà i cambiamenti? La risposta la dà lo stesso titolare del dicastero.

Confermata la linea Fioramonti

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E, dalle parole, si evince che sarà confermata la linea del suo predecessore che, qualche tempo prima di lasciare il ministero, aveva annunciato il ritorno della storia e l'abolizione delle buste. Per quanto riguarda la maturità: la prima prova scritta si terrà su tutto il territorio nazionale mercoledì 17 giugno 2020 alle 8.30. La seconda prova si svolgerà, il giorno successivo, giovedì 18 giugno, dalle 8.30.

Azzolina: «Nessuno stravolgimento»

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«Sulla maturità stiamo lavorando - chiosa Azzolina - non ci saranno grandi cambiamenti, gli studenti devono avere la serenità di affrontare gli esami; non ho intenzione di grandi stravolgimenti. Le buste non ci saranno, la storia ci sarà assolutamente, le materie usciranno a breve, siamo al lavoro".

Invalsi e alternanza

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Per alternanza e Invalsi tornano, come specifica una recente circolare del Miur, i requisiti di ammissione obbligatori alla maturità 2020, ma con un peso diverso. Le prove standardizzate di italiano, matematica e inglese - che lo scorso anno, sganciate dall'esame di Stato, sono state svolte da oltre il 95% degli studenti - sono in calendario, quest'anno, dal 2 al 31 marzo 2020. Tuttavia i circa 500mila studenti della quinta superiore, per essere ammessi alla maturità, dovranno solo «partecipare» a questi test, a prescindere quindi dal giudizio ottenuto. Il contrario succede per l'alternanza scuola-lavoro

: in questo caso obbligatoriamente dovranno aver svolto le ore minime di formazione nel triennio, ossia almeno 90 ore nei licei, almeno 150 nei tecnici, almeno 210 nei professionali. E l'alternanza vale anche all'esame vero e proprio, in particolare al colloquio orale (dove invece scompaiono le buste).


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