L'Avv. COLOMBINI del Foro di Torino, che saluto vivamente, mi ha appioppato la definizione di globetrotter per la mia vocazione a spostarmi di continuo sulle piazze più inverosimili dei Palazzi di Giustizia (o d'Ingiustizia, a seconda dei casi). Non nascondo che la qual cosa mi si attaglia. GLOBE-TROTTER, un prestito composto da idiomi germanici che alla lettera equivarrebbe a 'trottatore' per il globo, giramondo. L'idea di non rifiutare incarichi anche lontani nacque tanti anni fa perché non ne potevo più dello sfascio da record nazionale raggiunto dal Tribunale ove esercitavo; ed ora che l'alacre e continua opera del nuovo Presidente ha bonificato la situazione, ormai è fatta, non posso più fare a meno di girare come una trottola, sostantivo d'origine romanza che pure deriva dal verbo trottare. Talora come un criceto nella ruota. Questione di gusti in questi mesti tempi: v'è chi ama il turismo sessuale e chi, come me, quello processuale. Il costante mettersi in gioco in ambienti che per lo più ti sono estranei dà un'ebbrezza speciale: significa mettersi alla prova, anche soltanto presso il Giudice di Pace
di ...Roccasgurgola, e vedere se uno riesce a portarsi la pelle a casa. Per farmi andare a genio tali incontri e scontri con realtà locali che talora nulla hanno da spartire con i vari Codici di rito, adotto un sistema: durante il viaggio penso con intensità a qualche cosa di piacevole che posso fare dopo l'udienza; vedere, comprare, mi basta anche una visita ad monumento diroccato, un panorama meritevole o l'acquisto di un libriccino in una libreria demodé scovata chissà come, anche sbagliando strada. Comprendere appieno le prassi di prossimità impegna tanto tempo e tanta fatica e la sorpresina è sempre dietro l'angolo. Ma se non girassi come un globetrotter non mi sarei imbattuto nella ...resurrezione del mio cantautore preferito, Ivan GRAZIANI, colonna sonora di tanti ricordi e di tante trasferte. Il Teatro delle Api di Porto Sant'Elpidio (FM) l'11 feb '11 è stato il luogo ove, con inimmaginabile soddisfazione, ho potuto riprovare le stesse emozioni di quando avevo dodici anni e mi avvicinai per la prima volta alle melodie dell'insuperabile chitarrista abruzzese (era nato a Teramo nel 1945). E' accaduto che, durante quel processo faticoso e lunghissimo ch'è la rielaborazione del LUTTO potente, il figlio di Ivan, FILIPPO GRAZIANI, all'epoca ventottenne, si sia ritrovato tra le mani il brogliaccio di una scaletta di un concerto del padre di chissà quanto tempo prima.
Ivan Graziani è morto il 1° dell'anno di quattordici anni fa, nel 1997, a soli 51 anni, per un tumore al colon, nella sua casa nel Montefeltro, a Novafeltria. Filippo è un giovane uomo di modi molto semplici e d'accento vagamente romagnolo, non fa per posa il rocker, ma ha un talento musicale immenso. Lo aiuta una voce a tratti in falsetto tale e quale a quella del padre. Quel ch'è determinante per la riuscita della tournée, ha la stessa potente estensione vocale.
Non imita affatto Ivan; si limita a ricordarlo a chi come me ha una nostalgia pazzesca ed a chi non ha avuto la rara fortuna di conoscerlo da vivo. Così Filippo, tra l'estate del 2009, epoca del ritrovamento che ha fatto scattare la molla decisiva, ed il 2010 ha messo insieme una band di tutto rispetto: sotto la regia di Pepi MORGIA, con Bip GISMONDI alle chitarre, Marco BATTISTINI al basso, Carlo SIMONARI alle tastiere ed il fratello più grande Tommy GRAZIANI alla battiera (virtuosista straordinario), c'è la possibilità di ripercorrere sul filo della malinconia gli sferzanti affondi di una discografia sontuosa e vastissima, che annovera, tanto per riandare al repertorio più noto, Agnese dolce Agnese, Firenze canzone triste, Lugano addio, Ballata di Quattro Stagioni, Pigro, Monna Lisa, Signora Bionda dei Ciliegi, E sei così bella ed una miriade d'altri pezzi indimenticabili al modico costo di €15,00: sì il biglietto costa solo quindici euro. Il pubblico era in delirio, affatato dal garbo, dalla umile simpatia e dal talento sopraffino di Filippo GRAZIANI e degli altri componenti, che hanno coinvolto anche un violinista di razza di cui purtroppo non sono riuscito a memorizzare il nome. 'Viaggi e Intemperie' è il nome della band che tiene vivo il ricordo del grande Artista. Sul palco troverete ricostruito il salotto di casa Graziani, con quattro abat-jour graziosissime. Se potete, cercate il tour di Filippo Graziani che canta Ivan Graziani.
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