La televisione digitale dedicata al calcio, che ha seguito per mesi le partite delle squadre cosiddette minori, ha confermato le voci delle scorse settimane, che la davano per spacciata. Controllata dalla svedese Airplus Television per il 78,2% e per una quota di circa il 10% da Telecom Italia, la TV del calcio non è riuscita a far quadrare i conti, anche a causa di mancati finanziamenti inizialmente pattuiti con la casa madre, con la conseguenza che circa 300 mila telespettatori ora rischiano di rimanere senza partite, dopo essersi, appunto, abbonati al canale pay. La pagina facebook
della tv è stata presa d'assalto da parte di imbufaliti abbonati, che si chiedono cosa dovranno fare e se hanno diritto al rimborso. Secondo l'associazione Aduc, si consiglia di interrompere i pagamenti, non appena le trasmissioni non andranno più in onda. Per chi ha pagato, invece, l'intera stagione in anticipo, si dovrebbe attuare la procedura del rimborso, ma è molto difficile che ciò avvenga, avverte la stessa Aduc, che parla di rischio beffa per gli abbonati. A rischio le trasmissioni di otto squadre di serie A: Palermo, Catania, Cagliari, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Udinese e Sampdoria). I relativi diritti dovrebbero essere restituiti alla Lega Calcio.

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