La Dott.ssa Sara DAGNA ci ha inviato un resoconto con cui compendia la sua esperienza. Le lascio direttamente la parola. "L'Avvocato è sempre stato per me l'Ad Vocatus, ovvero colui che è chiamato in aiuto. Più Cuore che Cervello, come diceva Calamandrei. O forse il delicato equilibrio di cuore, cervello e passione per la professione e quindi anima. Ho sempre pensato che ce ne fosse bisogno in ogni periferia di città o negli angoli più sperduti di ogni paese, dove la gente è piccola e semplice ma non per questo i suoi problemi non sono grandi e complessi. Bisogna sentirsela dentro, la vocazione. Un pò come il pastore di anime. Si parla di obbligazione di mezzi. Già ed io ne sono perennemente attratta. A me, che interessa di più e mi piace godere del viaggio e non pensare solo alla meta, a me, che piace vivere in cima alla montagna ma so che la crescita avviene solo mentre la scali da sola, a me, che ho voluto aprire uno studio legale subito dopo i due anni di pratica, a me, che mi sono detta "Investo su me stessa.
L'unico rischio che corro è quello di guadagnare. E allora me la gioco fino in fondo". Il mio non è uno studio legale tradizionale. No. E' uno studio in vetrina - nel senso più concreto del termine, ne ho ben due - con la vetrofania "Il Negozio Giuridico" ed il relativo numero di telefono e di fax. E' uno studio al piano "strada". Sì, uno studio "di strada" che cerca e vuole il contatto diretto con la gente che passa, che mira ad eliminare qualsiasi barriera perchè il rapporto deve essere immediato, come un sorriso. Il mio studio nasce in un paesino a circa 10 km da Asti, Montegrosso d'Asti. Ancora inesplorato e non colonizzato dagli Avvocati. Ed io gli ho dato fiducia, lui a me. Perchè qui ci sono solo io, c'è solo il mio nome. E un nome, credetemi, in testa gira sempre. Così è dal 7 maggio del 2009. Vinco ogni giorno le incredulità delle persone che si avvicinano per chiedere in uno studio legale così, piccolezze magari, ma che per loro sono di un'importanza titanica, oppure situazioni strane, ingarbugliate, assurde. Trovano subito una sedia per sedersi e parlare - ma non con l'assillo della tariffa oraria tipo parcheggio o l'appuntamento con la segretaria -. E parlano, parlano con il cuore in mano. All'inizio si interrompevano per chiedermi quanto era l'acconto ed io li tranquillizzavo "Non si preoccupi, continui a parlare". Così continuano a parlare e poi lasciano il fardello sulla scrivania.
Io me lo prendo e me lo porto via. Mi piace, adoro vedere il cliente che va via sollevato di quel peso perchè si fida di me, perchè sa che troveremo insieme la soluzione. E allora Vi presento uno di questi casi. Viene da me in un mattino di ghisa un tale, di 88 anni. Si siede. Lo lascio parlare. E parlare. Il problema: vorrebbe donare un immobile di sua proprietà ai suoi nipoti. Gli spiego la procedura. Ma lui parla dei figli e della sua vita, per arrivare ai nipoti. Lui ha fatto la campagna di Russia.
Nella batteria di 440 persone si sono salvati in 8. E lui era in quegli otto. E' sopravvissuto alla deportazione a Mauthausen ed alla lotta partigiana. Ed io avevo la pelle d'oca ed i lacrimoni. Davanti a me era seduto un pezzo di storia. Era reale, lì, gli potevo stringere la mano e guardarlo negli occhi. E aveva bisogno di me. Di un Ad Vocatus. Ed io c'ero. Ma di certo, se fossi stata nell'alloggio metropolitano del 4° piano, se non ci fosse stato il mio negozio giuridico di strada, tutto questo non l'avrei mai provato. E' l'orgoglio per la mia professione e per il mio studio. E' la fierezza di essere una donna. Una giovane donna che ci ha provato e che ci prova ogni singolo giorno ma che non dirà mai: sono arrivata". Cribbio, Sara! A tacer d'altro, parlando del Tuo anziano Cliente mi hai riportato alla mente Mario Rigoni Stern; mi hai fatto ripensare a lui, al 'mio' Sergente nella neve, che da un po' di tempo non c'è più, non si può più passare a salutarlo ad Asiago, sull'Altopiano. Ti faccio un enorme in bocca al lupo per l'esame di avvocato e per il Tuo piccolo, grande Studio on the road. Calzante il paragone con la scalata della montagna. Ottima l'immagine del fardello sulla scrivania. Rigoni Stern immagino Ti direbbe: "Tornerai a baita ... da avvocato". E ora sotto a chi tocca narrare la storia del suo negozio giuridico utilizzando lo spazio del form.
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alla materia della responsabilità civile
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