Con comunicato stampa del 28.10.10 il Codacons ha reso noto che la Corte d'appello di Torino ha respinto il ricorso presentato dalla associazione nei confronti del gruppo Intesa San Paolo per le nuove commissioni bancarie ritenute illegittime in quanto applicate in violazione del divieto di cui alla legge n. 2/09. La mancanza di un interesse attuale e concreto, secondo la Corte d'Appello non legittima il Codacons ad l'utilizzo della action nei confronti del gruppo bancario. Con la decisione in esame la Corte ridimensiona lo strumento della nuova azione di classe come disciplinata dall'art. 140 bis del Codice del consumo, ritenuto applicabile solo nei casi di danni già verificatisi e immediatamente risarcibili. Il Codacons nel proprio comunicato ha denunciato come, in questo modo, vengano messe seriamente in discussione le potenzialità del nuovo istituto, che doveva essere interpretato alla luce degli altri istituti analoghi di diritto comunitario ovvero in base alle esperienze giuridica degli ordinamenti più evoluti.
La decisione in oggetto inoltre si pone in contrasto con il parere già espresso in udienza dal Procuratore Generale, il quale aveva riconosciuto la presenza di un danno concreto ed attuale e la sussistenza tutti i presupposti per una decisione di ammissibilità della azione promossa dal Codacons. L'associazione ha già annunciato che adesso l'ultima parola spetterà alla Corte di Cassazione.

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