Quando nel 1978 Rosario Livatino superò il concorso per uditore giudiziario non avrebbe immaginato che la sua vita si sarebbe tristemente incrociata con quella di un'altra Persona perbene: Pietro NAVA, rappresentante di porte blindate di Bergamo; se oggi sappiamo tutto dei sicari di Palma di Montechiaro affiliati alla Stidda che massacrarono quel Magistrato è perché quell'unico teste oculare decise di testimoniare, accettando il rischio d'una vita d'inferno. Studio Cataldi è orgoglioso di avere un pubblico di lettori che, pur a distanza di tanti anni, continuano a farsi testimoni a favore di Rosario. Il Dott. Livatino faceva una cosa eroica ed in quei territori grandiosa che la Mafia non può perdonare: il proprio dovere. Ecco una selezione dei moltissimi interventi su questo straordinario Uomo e Magistrato, dalla cui morte invece che mestizia promanano eccezionali energie positive e propositive che abbiamo il preciso dovere di riversare nella vita di tutti i giorni, ciascuno eroe di una piccineria, di un'inezia, ma pur sempre eroe, in un Paese anomalo come l'Italia che purtroppo ha ancora e sempre bisogno di eroi. Vi è forse capitato di ascoltare l'intervista che la Dott.ssa Gabriella NUZZI, ex Sostituto Procuratore presso la Procura
della Repubblica di Salerno, ha concesso il 27 ott '10 ad "Exit" de La7? Che cosa ne pensate? 1.D. ROTONDARO: "La figura di Rosario Livatino mi ha sempre interessato molto, l'ho approfondita attraverso i libri a lui dedicati e al film tratto dal libro di Nando Dalla Chiesa. Era un uomo, un magistrato giusto ed integerrimo e in lui si incardina il massimo esempio di giustizia e di amministrazione della stessa. E' un esempio per tutti quelli che non smettono di credere nel rispetto delle regole e della legalità". 2.Stefania IONTA: "Conosco la storia di Lavatino ...faccio un passo indietro e mi inchino a quest'Uomo". 3.Luciana AUDISIO: "Facciamo il possibile affinchè non vi siano mafiosi o collusi in Parlamento
e nelle pubbliche amministrazioni. Così potremo onorare la memoria del Giudice Livatino". 4.FLORIS - Sardegna: "...la morte di R. Livatino mi spiacque molto e ora che ogni tipo di associazione extrastato è stabilmente insediata nelle istituzioni mi dispiace ancora di più". 5.LARICE: "Profonda riconoscenza e tanto rammarico per ciò che lo Stato (cioè noi) avrebbe dovuto fare per proteggere il giudice Livatino. Non posso sentirmi colpevole di ciò, ma corresponsabile nelle azioni che quotidianamente metto in atto. Grazie per il ricordo". 6.GIULAPI: "Ogni volta che rivivo questi fatti sono presa da un'angoscia immensa perché l'ingiustizia e il sopruso sono tuttora dilaganti e accettati come normalità. Da parte mia è grandissimo l'affetto e il rispetto per il Magistrato Livatino esempio indimenticabile e sono certa che alla fine il suo sacrificio non sarà stato inutile, nonostante tutta l'attuale malvagità". 7.Felice CAMPAGNA: "Rosario sei un grande". 8.Elena DIONISIO: "Abbiamo un immenso debito di gratitudine per chi ci consente di preservare, fuori e dentro di noi, il senso delle istituzioni". 9. Avv. Silvia LUCARELLI di Roma: "Non lo conoscevo ...ed ora voglio approfondire lo studio ...sicuramente un grande uomo ed un grande magistrato". 10.G.TEDESCO: "perchè non è stato ricordato dalle istituzioni in occasione dei 20 anni dal suo sacrifico?" 11.EMASALARIS: "Il ragazzino è colui che ha saputo esprimere la sua rettitudine morale, con estrema sincerità. E' stato il suo dono e il suo messaggio in questo mondo. L'esempio che tutti dovrebbero seguire, come fonte d'ispirazione nel lavoro per i posteri e, come modello per la vita quotidiana dagli uomini comuni". 12. Antonino ROMANO: "E' stato un uomo ammirabile. Se tutti facessimo il nostro dovere il mondo sarebbe diverso. Ce ne fossero ancora di qusti uomini. Grazie Rosario". 13. Federica SCAGNOLARI: "Solo una parola: grazie". 14: Chiara SAMPERISI: "Ho frequentato lo stesso liceo del giudice Livatino, percorro le sue strade, compresa quella dove ha trovato la morte, respiro la stessa aria, lo stesso clima di pesante silenzio e dopo venti anni in quella scuola, in quelle strade, sotto quel cielo nulla è cambiato, Non a caso il famoso Principe Salina sosteneva che tutto cambia affinchè nulla cambi. Livatino credeva nella Giustizia in una Sicilia in cui a stento oggi esiste il diritto". Termina qui la carrellata della memoria. Tanti ci hanno scritto soltanto "grazie" per avere ricordato la figura del Dott. Livatino, qualcuno mi ha fermato per strada o nelle aule di giustizia per ringraziare Studio Cataldi. Il Portale è ORGOGLIOSO di avere lettori e visitatori come Voi. Da ultimo una curiosità con correlata richiesta: non so se sapete che, per un certo lasso di tempo, Rosario lavorò come Vice-Direttore in prova presso l'Ufficio del Registro di Agrigento; nell'agenda personale alla pagina dell'11 lug '78 si legge: "E' un lavoro frenetico, una lotta contro il tempo". Penso che Rosario volesse ultimare il suo lavoro prima di prendere servizio in Magistratura. Pare che in circa otto mesi presso l'Ufficio del Registro smaltì pressoché tutto l'arretrato accumulatosi. Se qualche lettore avesse lavorato presso quell'Ufficio negli otto mesi in cui vi operò il Dott. Livatino o lo avesse fatto qualche genitore, parente o conoscente, per cortesia ci scriva utilizzando lo spazio qui sotto. Mi appello in particolar modo alla lettrice Chiara SAMPERISI, cui ho dedicato la chiusa, che è concittadina di Rosario. Per chi non avesse ancora letto il ricordo che abbiamo tributato all'esemplare Magistrato il 21 set '10, giorno esatto dell'anniversario dell'assassinio, può consultarlo direttamente accedendo dallo spazio che trovate in basso sotto il form, contraddistinto in azzurro. Per ragioni tecniche occorre digitare l'indirizzo mail a cui ricevete la newsletter; se non Vi va di fare ciò, senza mail è possibile risalire a ritroso all'articolo commemorativo dal campo Notizie Giuridiche.
Studio Cataldi: Il Giudice non ragazzino ha vent'anni - 21 set '90/21 set '10
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