Il limite massimo di velocità in Italia resta in pratica quello dei 136 kmh, tetto oltre il quale scatta la multa compresa già nel computo la soglia di tolleranza del 5%. Mai praticato in concreto quello dei 150 kmh, pur astrattamente previsto nel caso in cui gli enti proprietari della strada lo innalzino nei tratti a tre corsie, con condizioni meteo ottimali, asfalto drenante e tutor in funzione, vale a dire il sistema che calcola la velocità media tenuta dai veicoli che ha concorso a ridurre la mortalità dei sinistri del 51%. Le sanzioni per gli eccessi sono le seguenti - sino a 10 kmh oltre il limite si pagano €38,00 e nessun punto-patente viene sottratto. tra 11 e 40 kmh di superamento la sanzione è pari ad €155,00 e vengono tagliati tre punti (prima cinque); tra 41 e 60 kmh oltre il limite la sanzione è salita ad €500,00 (prima era €370,00), mentre sono scesi i punti di sottrazione alla patente da dieci a sei. Per eccessi di velocità di oltre 61 kmh sopra il limite la sanzione è di €779,00 e vengono sottratti dieci punti. Va ricordato con le belle espressioni di Mario CALABRESI, tratte da "La Stampa" del 7 maggio 2010 a commento dell'approvazione al Senato del nuovo Codice della Strada, che "nessuna legge, se non applicata, potrà risolvere le situazioni di illegalità e evitare morti inutili. E il solo inasprimento delle pene arriva come punizione ma non salva innocenti famiglie. La soluzione può essere solo in una diversa CULTURA della velocità e in un lavoro di controllo e prevenzione inflessibile e capillare".
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