La Corte di giustizia Ue ha riconosciuto la legittimita' del regolamento della Commissione europea che impone agli operatori di telefonia mobile un tetto massimo alle tariffe roaming fino al 30 giugno 2012 ed ha respinto le contestazioni mosse da Vodafone, Telefonica O2, Orange e T-mobile. Secondo la Corte di Lussemburgo, tale regolamento non viola il principio di sussidiarieta' e/o di proporzionalita'. La Corte fa inoltre notare che "il livello dei prezzi al dettaglio dei servizi di roaming internazionale, all'epoca dell'adozione del regolamento, era elevato e che il rapporto tra costi e prezzi non era quello che avrebbe dovuto sussistere in mercati pienamente competitivi". A quanto pare il prezzo medio di una chiamata in roaming nell'Ue al momento del provvedimento era di 1,15 euro al minuto ossia il quintuplo del costo reale della fornitura del servizio all'ingrosso.

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