Centosei giuslavoristi, avvocati e professori universitari hanno lanciato un appelllo per opporsi alla controriforma del diritto del lavoro. Sotto accusa aluni articoli del disegno di legge 1.167-B che prevedono significative modifiche nel sistema che regola le controversie di lavoro. Secondo i giuslavoristi attraverso questi articoli del DDL anche se non ci sono interventi sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori "mira tuttavia a svuotare dall'interno l'impianto normativo di tutela dei dipendenti". In un'intervista a Labitalia Tiziano Treu, spiega che "l'aspetto piu' grave e' che si immagina che ci possa essere un ricorso a un arbitrato per far valere i propri diritti". "Un arbitrato
che addirittura puo' essere 'libero', 'in equita', e quindi con la possibilità di decidere la controversia anche senza far riferimento alle norme di legge e ai diritti fondamentali del lavoratore. Il giudice del lavoro in sostsnza verrebbe tagliato fuori dalla controversia. "Indirettamente, quindi, si colpiscono i diritti fondamentali dei lavoratori, compresa la tutela dal licenziamento, che e' uno dei tanti diritti a rischio. E' una strada - conclude Treu - assolutamente inaccettabile, non esiste in nessun Paese, e' un uso dell'arbitrato veramente devastante".
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