La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 38577/2009) ha stabilito che rischia il carcere l'imprenditore che gestisce la società in crisi continuando ad investire e coprendo i buchi con dei finanziamenti e ciò anche se la gestione avventata dura pochi mesi. Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto ineccepibili "le argomentazioni in forza delle quali sono state ravvisate le altre condotte illecite, in considerazione del fatto che il (…)ben consapevole della situazione economica della società e dello stato di dissesto oramai irreversibile e che, nonostante questo, aveva continuato a gestire la società sotto un'apparenza di normalità, dissimulandone le condizioni attraverso un vorticoso giro di finanziamenti destinati a coprire temporaneamente i precedente buchi, con il solo effetto di ritardare colpevolmente una fine oramai inevitabile".

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