Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter del 9.09.2009) ha reso noto di aver fatto 'sanare' un bando di un concorso ancora prima della chiusura del procedimento. Con l'occasione l'Autorità ha evidenziato che una persona anziana o comunque un disabile che presenta una domanda per l'assegnazione di un 'buono sociale' erogato dal Comune non deve essere costretto a specificare le malattie di cui soffre, i ricoveri e gli esami effettuati e che, per poter partecipare alla selezione, è sufficiente certificare solo il grado di invalidità e il livello di indipendenza nello svolgere le attività elementari della vita quotidiana.
Nel corso degli accertamenti il Garante ha ribadito che gli Enti che perseguono finalità di rilevante interesse pubblico, siano esse aziende socio-sanitarie, socio-assistenziali o socio-educative, sono tenuti a richiedere e ad utilizzare dati sanitari solo se pertinenti e indispensabili allo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali ed ha quindi sollecitato l'azienda a rivedere il tipo di dati richiesti.

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