La Cassazione, con la sentenza n. 15621/2001, ha stabilito che durante il periodo di malattia è possibile compiere delle attività lavorative amatoriali anche a favore di terzi
Durante il periodo di malattia è possibile compiere delle attività lavorative amatoriali anche a favore di terzi. Lo ha deciso la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 15621 del 11/12/2001, precisando che non costituisce giusta causa di licenziamento il fatto che un lavoratore dipendente, costretto a casa per malattia, si trovi a svolgere un'attività lavorativa che non abbia un vero e proprio carattere professionale, anche se questa non soddisfi un interesse soltanto di natura personale.

La Corte ha però evidenziato che tale possibilità non può estendersi all'esercizio di quelle attività che, per la sostanza e per le modalità di esecuzione, potrebbero comportare un ritardo o comunque un rallentamento del processo di guarigione dello stesso lavoratore.


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