La Corte di Cassazione si chiera dalla parte dei coniugi traditi dandogli licenza di offendere i propri rivali in amore Secondo la Corte chi è stato tradito può liberamente sfogarsi sul rivale e dargli del 'rovina famiglie' senza incorrere nel reato di ingiuria. La decisioen è della quinta sezione penale (sentenza n.31177/2009) che ha confermato l'assoluzione dal reato di ingiurie nei confronti di un uomo che incontrando per strada l'amante della propria moglie gli aveva dato del 'rovina famiglie'. Il caso finiva da Giudice di Pace
a seguito di denuncia e il procedimento si concludeva con una assoluzione. Stessa decisine veniva presa dal Tribunale. Quando il caso è finito in Cassazione anche gli Ermellini hanno ritenuto giusto assolvere il marito tradito evidenziando che lo stesso non ha commesso alcun reato avendo risposto per un 'fatto ingiusto subito in quanto contrastante con l'obbligo di fedelta' reciproca, obbligo che permane fino a che non sia intervenuta pronuncia di separazione'. Di nessun rilievo è stato considerato il fatto che la relazione extraconiugale si fosse instaurata dopo la separazione. Questo, spiega la Corte, 'non esclude affatto che i relativi prodromi si fossero manifestati in epoca antecedente e che proprio cio' avesse dato causa alla separazione visto che la relazione tra la donna e [...] aveva avuto inizio nell'aprile del 2004 proprio nella stessa epoca della separazione'. In sostanza, spiega la Corte, il marito tradito dando del 'rovina famiglie' al rivale 'poteva essere giunto alla conclusione che la separazione fosse stata dovuta a comportamenti contrastanti con l'obbligo di fedelta''.

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