Il Garante per la protezione dei dati personali (Comunicato del 25 luglio 2009) ha reso noto di aver autorizzato una al trattamento dei dati biometrici di alcuni suoi dipendenti che hanno accesso ad aree riservate dove sono custoditi i sistemi informatici più importanti dell'azienda. L'Autorità, intervenuta a seguito della specifica richiesta fatta in tal senso dalla Società che aveva l'esigenza di assicurare la riservatezza di una gran quantità di informazioni (anche di carattere sensibile) ha quindi consentito che, al fine di evitare accessi indebiti alle aree che ospitano gli archivi informatici, la società possa mettere a punto, per i propri dipendenti, un sistema di riconoscimento biometrico basato sul confronto tra l'impronta digitale rilevata al momento dell'accesso e il relativo codice numerico di identificazione, memorizzato e cifrato su una smart card (priva di indicazioni nominative) affidata all'esclusiva disponibilità del lavoratore. Naturalmente, ha precisato il Garante, la Società dovrà fornire ai suoi dipendenti una specifica informativa che contenga indicazioni relative alle finalità e alle modalità del trattamento dei dati raccolti e dovrà inoltre notificare (all'Autorità) il trattamento dei dati biometrici prima che esso abbia inizio e designare per iscritto tutti i soggetti che effettueranno operazioni di trattamento, fornendo loro precise istruzioni.

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