L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, lo scorso 7 luglio, ha presentato la 'Relazione annuale sull'attività svolta e sui programmi di lavoro 2009'; relazione che contiene dati e rendiconti relativi allo sviluppo tecnologico, alle risorse, ai redditi e ai capitali, alla diffusione potenziale ed effettiva, agli ascolti e alle letture rilevate, alla pluralità delle opinioni presenti nel sistema informativo, alle partecipazioni incrociate tra radio, televisione, stampa quotidiana, stampa periodica e altri mezzi di comunicazione. Nella relazione, si legge che il mercato mondiale dei servizi di telecomunicazioni manifesta un significativo dinamismo. Difatti, nonostante gli effetti recessivi della crisi finanziaria del 2008, la dinamica del comparto registra discreti livelli di crescita. Il settore televisivo, in Italia, sta vivendo un momento di radicale cambiamento dovuto dal passaggio al digitale (il termine finale per il passaggio completo è per il 31.12.2012).
Il settore radiofonico si conferma un mezzo molto gradito dai cittadini; l'editoria risente invece maggiormente della crisi finanziaria. I ricavi complessivi delle imprese mostrano infatti una sensibile contrazione che investe sia l'editoria quotidiana che quella periodica. Contrazione imputabile alla riduzione della spesa pubblicitaria e ai cali delle vendite di giornali e prodotti collaterali.

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