L'emergenza giustizia si fa sentire anche all'interno di settori specifici come quello del diritto di famiglia. Giudizi lumaca, confusione delle prassi del divorzio, discriminazioni sono le note dolenti che evidenzia l'Associazione matrimonialisti italiani riunita in questi giorni in un convengo a Roma. Ciò di cui si vuole discutere sono i problemi in cui versa il settore e a necessità di istituire un tribunale specifico che si occupi del diritto di famiglia. Il presidente dell'Ami, Gian Ettore Gassani, ha detto in proposito: 'Non e' piu' possibile avere tre giudici e prassi diverse a seconda del Tribunale italiano dove sono in corso queste cause [...] cio' mette in difficolta' gli avvocati, quindi i cittadini'. I matrimonialisti si sono dichiarati favorevoli alla proposta del Governo
di istituire un Tribunale della famiglia che abbia l'obiettivo di 'abbattere la discriminazione immorale e incostituzionale tra figli legittimi e naturali'. Posizioni più scritiche sono state prese sulla proposta di eliminare il giudice minorile in sede penale per la specificità del settore. Al dibattito sono intervenuti anche il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa, il presidente dell'ordine degli avvocati di Roma, Alessandro Cassiani e il presidente dell'Anm, Luca Palamara, tutti concordi sulla necessità di rimettere ordine sulla materia.

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