D'ora in avanti anche gli assegni postali potranno essere protestati. E' quanto stabilisce un Decreto del Presidente della Repubblca (n.298/2002) entrato in vigore il 31 gennaio scorso che ha così equiparato gli assegni postali a quelli bancari. E' solo per mezzo del protesto che si rende possibile esercitare la cosiddetta azione di regresso e di rivalersi, in caso di inesigibilità dell'assegno per mancata copertura, contro il traente, i giranti e gli altri obbligati. La nuova disciplina dovrebbe favorire l'integrazione dei due mezzi di pagamento e far guadagnare una maggiore fiducia del pubblico sul titolo.
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