È Stato presentato presso Palazzo Chigi, il Comitato Tecnico contro la pirateria digitale e multimediale. Lo rende noto l'ufficio stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri. All'incontro, sono intervenuti il Ministero per i beni culturali, Paolo Bondi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bonaiuti, il Segretario Generale di Palazzo Chigi e coordinatore del comitato, Mauro Masi e il Capo di Gabinetto del Ministero dei beni culturali Salvatore Nastasi, nonché vicedirettore del comitato. Secondo i dati forniti dall'Eurispes, l'istituto per gli studi politici, economici sociali, nel "Rapporto Italia 2008", si stima che la pirateria sia cresciuta dal 49% del 2003 fino a 51% del 2006. Sempre secondo l'Eurispes, il 25% degli italiani che hanno accesso a internet fa abitualmente download illegali.
Tra gli obiettivi del Comitato tecnico, lo studio di proposte di legge finalizzate ad arginare la pirateria digitale e multimediale ma anche la predisposizione di codici di condotta e di autoregolamentazione. Il Comitato, istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in base alla legge n.400/1988 e d.lgs. 303/1999 lo scorso 15 settembre, mira a introdurre una disciplina che possa arginare questa piaga sociale, sulla falsariga della "dottrina Sarkozy", così come è stata definita dai giornali la normativa a carattere prettamente sanzionatorio introdotta in Francia dal Presidente Nicolas e in contrasto con i principi europei e in particolare con l'art.11 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE sulla libertà di espressione e d'informazione perché "sembra porre la tutela dei diritti d'autore su di un piano sovra-ordinato rispetto ad altri diritti e libertà fondamentali del cittadino quali quello alla privacy ed all'accesso all'informazione ed all'utilizzo delle risorse informatiche e telematiche che sono destinate a divenire, tra l'altro, il canale di comunicazione privilegiato tra cittadino e pubblica amministrazione e, dunque, strumento ineliminabile per l'esercizio di un ampia gamma di diritti civili e politici", come si legge dalla lettera che molte associazioni
hanno indirizzato al Ministro Sandro Bondi e al Segretario Generale della Presidenza del Consiglio Mauro Masi. Adiconsum, AIIP, Altroconsumo, Netcom, Istituto per le politiche dell'innovazione, Centro NEXA su Internet e Società del Politecnico di Torino e Assoprovider hanno quindi manifestato la propria "perplessità" in merito ad un ipotetico recepimento della normativa francese nel nostro ordinamento ma soprattutto attraverso la lettera, hanno inoltre voluto esprimere la loro preoccupazione per "la circostanza che nell'istituire il citato Comitato tecnico si sia ritenuto di non coinvolgere sin dall'inizio ed in modo strutturato e permanente i rappresentanti delle numerose categorie interessate e si sia scelto di affrontare il delicato tema della cultura nella società dell'informazione nella limitata e limitante prospettiva della lotta alla pirateria che costituisce, evidentemente, solo un fenomeno derivato rispetto alla più complessa problematica della regolamentazione del mercato culturale digitale e multimediale." "Alla luce delle considerazioni che precedono ed in ragione dell'importanza e centralità del tema sul quale l'attività del comitato tecnico andrà ad incidere - conclude la lettera - i firmatari chiedono di aprire formalmente il tavolo ed i lavori del comitato alla partecipazione permanente e strutturata di rappresentanti di tutte le categoria coinvolte".

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