Cosimo Maria Ferri, un "togato" di Magistratura Indipendente, ha lanciato una proposta al Consiglio Superiore della Magistratura: un collegio giudicante per autorizzare misure cautelari ed intercettazioni. Secondo ferri alcuni interventi si possono realizzare velocemente e potrebbero dimostrarsi di una certa efficacia in riferimento ai temi che sono spesso oggetto di dibattito. 'In materia di misure cautelari personali (con eccezione, ovviamente, al caso di emissione successiva a convalida del fermo o dell'arresto) si puo' pensare - spiega Ferri - ad attribuire l'emissione delle stesse ad un collegio di tre giudici anziche' ad un giudice monocratico con contestuale abolizione del riesame.
In tal modo - osserva - si ridurrebbe certamente il rischio di abusi o di errori attraverso un esame approfondito del materiale, spesso costituito da migliaia di pagine, gia' per questo di difficoltosa lettura'. Ma non basta 'Una competenza collegiale potrebbe essere prevista anche in materia di autorizzazione all'esecuzione di operazioni di intercettazione: a mio giudizio infatti l'attuale disciplina normativa in tema di intercettazioni non dovrebbe essere modificata in punto di presupposti e condizioni, ma poiche' non si puo' non registrare un certo 'abuso' nell'uso di questo strumento investigativo si puo' pensare di prevedere anche qui la possibilita' di una competenza collegiale, allo scopo di consentire un'applicazione piu' rigorosa e puntuale delle attuali norme codicistiche'.
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