Si è giunti con ben tre leggi (52/96, 281/98, Comunitaria 2002) al recepimento della direttiva 93/13 e alla modifica dell'articolo 1469-sexies del Codice civile
Al termine di una lunga e complessa controversia tra lo Stato Italiano e la Commissione UE si è giunti con ben tre leggi (52/96, 281/98, Comunitaria 2002) al recepimento della direttiva 93/13 e alla modifica dell'articolo 1469-sexies del Codice civile, che rafforza i poteri di controllo delle associazioni dei consumatori e delle Camere di Commercio.

D'ora in avanti dette associazioni potranno impugnare (prima che vengano utilizzati) gli schemi dei contratti che contengono clausole vessatorie e che possono generare squilibri ai danni del consumatore.

La questione riguarda anche le attività professionali, in quanto anche gli Ordini potrebbero suggerire schemi di contratti sottoposti al controllo da parte delle associazioni dei consumatori e delle Camere di commercio. Si potrà così evitare ogni squilibrio anche nei rapporti tra professionisti e clienti.


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